ABBECEDARIO DELLE STORIE BREVI.




Ti ho alzato la gonna e ho guardato sotto l’orlo, la data entro la quale, saresti stata, da consumare preferibilmente. Subito, la prima cosa che ho pensato, era, che dannazione, per una volta, avrebbero potuto abbondare coi conservanti.

 

Dopo i quaranta, eravamo. Rodati e con i segni dell’usura sulle fiancate. Potevo così, destreggiarmi a memoria fra i percorsi, tanta era l’abitudine, tanti gli automatismi assimilati. Mi dicevi, lo vedi tesoro, dato lo scontato, ti rimane più tempo per i dettagli. Bisogna aggrapparsi ad ogni piccola cosa, come dei disperati.

 

Quando saremo vecchi e dipendenti di pastiglie blu, succederà un giorno, non avremo più niente da dirci.  Poi un altro e poi un altro ancora. Forse non occorrerà nemmeno diventare troppo vecchi, a pensarci. Mi sono iscritto ad un corso, per l’interpretazione dei sospiri.

 

La malattia è un argomento di discussione per gente logorata da troppa salute.

Una risposta a “ABBECEDARIO DELLE STORIE BREVI.”

  1. ."Quantomeno, per il fatto di aver cavalcato, se non con destrezza, perlomeno con costanza, l’infame somaro dell’esistenza" molto bello questo brano, come nei raccontini di Russ Meyer; eppure un giorno Russ ebbe a dire di se: « Io giro solo film di tette » come la celeberrima frase del rat-man…

    in questo  tempo bigio i migliori saluti, sior Mart

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