C'ERA UNA VOLTA…UNA STORIA DI FACCIATA

C’era una volta una faccia che ti guardava, al tuo fianco lungo un bancone e ti diceva

:-Un’altra?

:-Un’altra? Altre dieci!

C’era poi una faccia che era sempre troppo presto per tornare e mai troppo tardi per andare.

C’era una faccia bella tozza che di donne non parlava, ma preferiva quelle finte dei night club. La stessa faccia capostipite, troppo tonta e troppo impacciata, che ha aperto le danze nel mondo delle chat  e che poi un giorno ti fa:- Senti, sono indeciso. Meglio quella carina o quella simpatica?

E c’era la tua faccia inesperta e un po’ romantica che ha risposto:-Va dove ti porta il cuore.

E il pisello ti porta da quella carina e il rifiuto poi, da quella simpatica.

E il cuore?E’ venuto a seguito e si è adeguato.

C’era una volta, tante volte, tutte le volte poi, che quella faccia non la vedevi più in giro, perché se ne stava appartata, a guardare gli occhi di un’altra faccia, con la tv da unico spettatore e l’amore come programma monotematico.

C’era che le altre facce hanno continuato a battere, la stessa strada incallite, senza deviazioni e senza soste. Senza incontrare altre facce, carine o simpatiche, con le quali fermarsi a vedere un po’ di tv.  Senza cedere un passo, o brave a non darlo a vedere.

Facce che non si sorprendono, quando domani, l’altra faccia si sposa.

Si era fatta ormai dimenticare e quasi irriconoscibile, forse per il tempo trascorso, forse per il lifting che l’amore ti cuce addosso.

Ci saranno facce domani, forse deformate dalla baldoria e intontite dall’alcool, ma che non cederanno. 

Ci sarà quella vecchia faccia che farà solo un passo oltre, il baratro che già l’ha separata.

E c’è nell’aria un altra faccia un po’ puttana, che sta meditando tradimento.

Una faccia con gli occhi da slot machine, che sulle pupille sembra ultimamente, esca solo la coppia di cuori. Una faccia che non medita di seguire per tutto l’altra faccia, ma vorrebbe vedere che profilo gli viene dentro un’altra vita.

Una faccia con un sorriso ebete e speranzoso, e un gran peso sulle spalle. La fronte aggrottata di chi non capisce e l’espressione dubbiosa di chi ti risponde con un bho sincero.

Una faccia che non ha l’abitudine e che se fosse per lei avrebbe gia scelto, ma che per ora sta lì, col fiato trattenuto, tra le vecchie facce che la guardano di sbieco, con il ghigno bastardo di chi già sa e il  profilo tirato di chi teme un’altra fuga.

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