CI HO PRESO GUSTO.

Entrambi abbiamo trovato occhi negli occhi ciò di cui necessitavamo.

Bisogno fisico da soddisfare.

Vibrazioni mentali su passioni di carne.

Incontrarsi è stato un istante. Un istante corso lungo cavi telefonici.

Frasi di rito scavalcate, come l’ultimo ostacolo davanti al traguardo.

Uno striscione della vittoria, invitante da moltiplicare le energie.

Sarai mio solo per dei momenti definiti e limitati dicevi.

Ma sarà una volta dal valore inestimabile.

Salgo da te, leggero come un ladro d’appartamento.

Sono venuto a rubarti sentimento.

Timoroso di essere scoperto, corro il rischio, scavalcando,

pensieri fugaci di pene severe che sibilano come lame,

tra questi pianerottoli di nuvole che mi innalzano tra cieli paradisiaci.

Sulla porta sei un apparizione mistica davanti alla quale tentenno.

Il peccato dentro quella porta mi risucchia come un vortice.

Lascio che il mio corpo scivoli tra le tue languide braccia tentatrici,

senza opporvi resistenza.

Non è più tempo per i calcoli.

Non è più il momento della sensibilità e delle emozioni.

Siamo unione voluttuosa, cercata e trovata.

Dietro gli angoli del comune e nelle zone d’ombra del proibito.

Ti concedi come un amante d’abitudine,

seppure i nostri sguardi, si scrutano ora sfiorandosi.

Per la prima volta. Per l’unica volta.

Consenziente e disinibita ad ogni fantasia,

dov’è il limite dell’umano pudore?

 

Istinti animali, desideri repressi, arretrati accumulati.

Rotolo su un fianco infine.

Col respiro affannoso che gonfia il petto ai ritmi del cuore.

La tua presenza addosso, impregnata sulla pelle.

Eppur gia m’allontani.

Amore è ora che tu vada. Ed io che vorrei restare.

E’ meglio che tu vada. Perché mi fai andare?

Rimango aggrappato a questo paradiso,

sorretto dalla forza delle dita,

mentre penzolo a sbalzo dal cornicione,

verticale sullo strapiombo della tua assenza.

Rivestito sono sulla porta.

Mi richiami.

Forse un ripensamento. Forse ho scordato qualcosa.

Le mie labbra sul tuo corpo?

I miei occhi chiusi sul tuo volto?

Le mie mani fra i tuoi capelli?

Il mio respiro dentro al tuo?

Ahhh no, che sbadato!

I duecento euro per la prestazione.

 

32 Risposte a “CI HO PRESO GUSTO.”

  1. …ma, se anche la tua storia è vera, allora era per rispondere alla mia domanda, e quindi è vero che si attaccano ai capelli? Mioddio!!! Povera signora…

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.