COME ERAVAMO. VERY IMPORTANT PEOPLE.

Istanbul.

Chilometri di barriere in cemento e migliaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa per difendere la popolazione turca dalla visita del Papa.

 

Milano.

Noto imprenditore basso e tarchiato con generale sindrome di onnipotenza e provati legami mafiosi, il terzo giorno è resuscitato. Lo annunciano tre pie donne che stamane recandosi al sepolcro, hanno trovato la porta scorrevole aperta.

 

Washington.

Con dimostrazione di grande tatto e sensibilità, come da tradizione il giorno del ringraziamento, il presidente degli Stati Uniti, George Bush, ha risparmiato i soliti due tacchini. Toccante la motivazione. Mando già così tanta gente al macello in giro per il mondo. I tacchini sono così belli, giù in giardino.

21 Risposte a “COME ERAVAMO. VERY IMPORTANT PEOPLE.”

  1. ‘giorno Mart

    …mi sà che andiamo a Caorle a far castelli di sabbia, raccogliere sassi e conchiglie, scrivere sulla sabbia frasi d’amore, guardare le onde spumeggianti e sospirare al volo dei gabbiani …è più rilassante

    😉 grazie per l’avviso ai naviganti e trento è più che sufficiente

  2. ah si si, erano proprio quelli della foto di sopra (thanx)

    e anche i krauti, …ma se riesce la cosa prima di gennaio si voleva andare ai mercatini di Bolzano, dove non picchiano le persone 😀

  3. Marty non posso venire in montagna perchè muoio prima, di troppo lavoro.

    Però posso mandarti il tuo omonimo peloso, così gli insegni la caccia allo stambecco e la caccia al ghiro.

  4. ecchettedevodi ?

    son stato a trento sabato&domenica scorsi, non so se la cosa sia riproducible, (temo che Insulina faccia mattina in tutti e 2)

    abbiamo però ho assaggiato i canèderli o canedérli (modò che figura) mò ho capito perchè pista li chiama bombardoni

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