COMPLIMENTI

Stavo sulla terrazza e l’aria era ancora tiepida.


Estate testarda, autunno timido, inverno imbronciato in lista d’attesa.


Come una carezza sulla pelle, di una mano rugosa di vecchio.


Il cielo era gentilmente velato. Un nuvoloso che quasi pareva scusarsi.


I pendii tondeggianti delle valli, stavano fortunatamente iniziando a perdere la tinta verde scuro olivastra e quella pellicola distorcente, fatta di polvere e stanchezza fisica vegetale. Le prime chiazze pastello di foglie autunnali, erano iniziate a comparire calde, nei boschi e tra le campagne, ormai gia rapite dell’uva.


Fragranze assortite di frutta secca e fumi di sterpaglie.


L’ambiente era pastoso, denso, una cella imbottita.


Sospensione, attesa generale.



Ciao a tutti, statemi bene, io vado, a domani – ho detto


Ciao


…..


Stavamo dicendo alle tue spalle..


Diventi ogni giorno sempre un più bel ragazzo..


Un bell’ometto..


……


….


Uhm..


(cazzo!)


….


Uhm..Bhe io vado..



Ciao


Ciao


 


(GRAZIE NONNA!)


 


 


 

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