CONCEZIONE DI UN PONTE IMMACOLATO

Poco da ricordare. Una mezza verginità di fatti. Arturo Bandini che uccide granchi a schioppettate sotto un ponte di Los Angeles. Quello si che mi è rimasto alquanto impresso. Hai voglia. Fervido e schifato nella memoria. Credo di essermelo pure sognato una qualche notte. Ho una certa fobia per gli animali dotati di troppe zampe. Anche per quelli con poche zampe ma più alti di un tot di centimetri. A rifletterci credo di odiare gli animali ad eccezione di quelli coinvolti in una qualche scenografia da favola. Tipo bambi, gli scoiattoli, i gatti se non pisciassero, una razza di cani che non abbaia e non morde, i pesci con quella loro espressione perennemente dubbiosa. E in parte stupita. Come se una tipa avesse sollevato la maglietta e mostrato le tette. Ma quei granchi mi ossessionano a distanza di giorni. Sento nelle orecchie le loro chele sferragliare come nacchere, me li sento risalire dai piedi alla testa sotto i vestiti e appendersi ai capezzoli. Fante ti odio. Quelle pagine te le potevi risparmiare.

Bel cazzo di ricordo di questo lungo ponte dicembrino.

Sono tra l’altro passato sotto e sopra il ponte Europa. Tanto per rimanere in tema. Brennero direzione Tirolo. Ho una foto ricordo sotto il ponte. Manco a dirlo sono venuto male. E’ ora di smetterla con le istantanee. Mi rimangono troppi brutti ricordi. Sto cominciando a convincermi di avere veramente la faccia così sghemba. Eppure ho intenzione di farmi una macchina digitale. Ho bisogno di esprimere la mia arte. Ho provato alcuni scatti con una Canon automatica con un obiettivo lungo come un cannone. Tutte le foto mi son venute mosse. Poco male. Nemmeno per gli altri c’è stato molto da ricordare in questi giorni.

Gli austriaci con la cotoletta e le patatine ti forniscono marmellata di ribes. Dei veri geni dell’alimentazione. Dolce e salato. Sensibile e cinico. Taciturno e volgare. Anonimo ed eclettico. Buonista e bastardo. Adoro questa nazione. Chiederò asilo politico. Mi rimetterò grembiulino e stemma personalizzato. Due wurstel incrociati a svastica. Probabile questa sintesi di pietanze sia alquanto riduttiva. Suppongo via siano alimenti decisamente più immangiabili. Ma i menù sono scritti in una lingua così inimmasticabile da risultare indigesta. Un uso efferato di consonanti. 

La cameriera del Wirsensteigenraftercauferzuenachten (un caffè fashion del centro) aveva un sorriso da cavallo vincente. Impossibile non puntare su di lei. Decine di denti bianchi montati su un trampolino olimpico a sbalzo sul mento sottostante. Non so dove derivasse tutta l’euforia che si portava addosso, ma io l’avrei assunta per i momenti di down. Da succhiare sotto la lingua come una pastiglia col funghetto.  Quando i suoi denti erano al tavolo, il resto del corpo era a metri di distanza. Suppongo sia improponibile sforzarsi di essere cordiali con tutti, a tutte le ore del giorno. Ma quel suo sorriso rappresentava all’eccesso, la mutazione genetica del cameriere. La predisposizione fisica alla sopportazione dell’essere inumano.

In effetti c’è ben poco da ridere. Ci siamo ammazzati di noia. Quando hai troppo tempo a disposizione, ti rendi conto della difficoltà di riempirlo.

Qualcuno per movimentare un pomeriggio a finto di scambiare una puzzetta sulla sedia per una scossa tellurica. E’ bello avere degli amici. Per movimentare la mia vita sto mangiando chili di pollo e pure un piatto tailandese. Ho bisogno di una svolta. Questo weekend mi si sono depositate due dita di muffa addosso. Bianco come sono, sembro un trancio di gorgonzola.

Potrei iniziare a sciare, a pattinare a praticare un qualsiasi sport invernale. Sono circondato di neve e montagne. Sono circondato di gente che impazzisce per questo genere di attività. Ma io sono normale e quindi prediligo gli sport confortevoli e con temperatura compresa tra i diciotto e i venticinque celsius. Ad esempio. Noi pratichiamo, generalmente indoor, non agonisticamente, il guardare le ragazze degli altri. The other’s girl watching. Avrei potuto usare il termine “ a livello amatoriale”, ma credetemi, di amatoriale c’è veramente poco. Non si ama veramente mai in questo settore. Vi è in corso una notevole crisi. Additabile ai rincari dell’euro o forse all’ aumento degli investimenti nel settore passera. Chi ce l’ha se la tiene ben stretta e non la da in giro. Noi non si ha questo gran fiuto per gli investimenti a quanto pare. Si punta ancora molto sul settore commerciale. Siamo in affari con certi baristi. Gli si paga una sorbola in contanti per avere indietro della liquidità. Intesa come bevande di vario genere.

Ieri la cassiera della libreria mi ha chiesto se avessi la tessera. Tipa spagnoleggiante si direbbe. E parecchio bona mi pare di ricordare. Giornata no ieri. Altrimenti avrei annotato anche il codice fiscale. La tessera ovviamente è a casa da qualche parte. Non ho capito che cosa significasse quel doppio sguardo che i suoi occhi mi hanno concesso dal di sotto di quelle palmate sopracciglia mediterranee. Indecisione fra “povero idiota” e “ti prego scopami”. Netta prevalenza per la prima. Ho sempre detto che spendere soldi per la cultura non fa  male.

Con tutto lo spazio che parrebbe esserci nella testa, è un vero peccato non aver avuto niente da immagazzinare. Avrei bisogno di verificare sulle istruzioni, che tipo di memoria occupino i sogni notturni involontari. Se quella temporanea, o quella definitiva.

Alcune di queste mattine mi sono svegliato esausto. La mia ragazza non era dello stesso avviso. Questa era una battuta. Non ho la ragazza.

Ero semplicemente sfinito di sogni inutili. Ho ad esempio passato una notte intera bloccato in mezzo alla neve con un autocarro. La Protezione Civile vi aveva avvisate. Maledetta disorganizzazione delle Autostrade S.p.A.

In ogni modo di questa mezza settimana c’è poco altro da annotare.

Ecco, se vi interessa. Le minorenni piacciono a tutti. Ma questo si sapeva già. Siamo tutti dei vecchi sporcaccioni. Io escluso.

Non sono vecchio.

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