DELLE DONNE.

Delle donne che ho conosciuto ricordo principalmente la generosità d’intenti, ma la susseguente, rapida, duratura, capacità di non sostenerli. La mancata riproduzione. Una sorta di istigazione all’illusione. Inevitabilmente quando poi ti trovi solo, finisci per non esserlo mai veramente. Il passato e le possibilità sono al presente, costantemente. Due ombre mimetiche, a destra e a sinistra. Il sole negli occhi. Non ho mai indagato a fondo sul valore di quelle probabilità. Il futuro condizionale è poco più di un presente, non più in la di un domani. Ma te lo spiegano tardivamente. Sulle onde dell’entusiasmo o nelle gole degli imbarazzi abbiamo poca lucidità e conseguenze in vacanza. E l’illusione ha già nel nome la sua componente di dolore. Perché cercarne altro nelle sue origini.

Delle donne che ho conosciuto ricordo soprattutto la generosità d’intenti. Un futuro ipotizzato come alternativa ad un futuro non realizzabile? Un gioco da prestigiatore che può riuscire. Lo stupore appanna la vista con lustrini, pastelli rosa e cuori rosso pomodoro. Per future occasioni, basta ricordarsi delle soluzioni ai trucchi. Capovolte a fondo pagina, a destra della chiazza di sangue.

12 Risposte a “DELLE DONNE.”

  1. …a parte le osservazioni sul campo, si può far girage sui giornali o dove si può stò regolamento, dandogli una bella valenza negativa, si sa che la pubblicità avversa nuoce gravemente alle posizioni di potere

    ‘giorno Mart …ore 17 allora 😉

  2. possono esserci due tipi di illusione: una interna dovuta alla percezione alterata del reale da parte dei sensi, un’altra esterna dovuta all’abilità dei prestigiatori (che preferibilmente bisognerebbe evitare) che mostrano un reale che non c’é, se una donna appartiene al I.° o al II° tipo lo puoi scoprire solo provando o magari sono loro che provano te, in questo caso è meglio conoscere le soluzioni 😉

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