DUE IDIOTI (PERFETTI)

:-Dio santo Bobby, dimmi per favore che non è vero!

:-Ci tieni davvero così tanto Patt?

:-Per il fatto di essere costretto in quanto tuo amico ad andare in giro con te da ormai dieci anni e chissà per quanto ancora e per l’orgoglio della specie umana maschile sì! Si si si!

:-Vabbè allora dai. Non è vero!

:-Fiuu, Cristo ora sto meglio. Sapevo che non potevi essere così stupido da dichiararti con una ragazza via fax. A tutto c’è un limite.

:-Bhe ma che c’è di male scusa Patt?

:-Ma allora lo hai fatto veramente!

:-E certo che lo ho fatto.

:-Ma se mi hai appena detto di no?

:-Si ma te l’ho detto perché me lo hai chiesto con tanta insistenza. Pensavo di farti felice.

:-Datemi un muro, datemi un muro che ci voglio battere la testa contro.

:-Cazzo Patt, io non ci vedo tutti questi problemi sai, perché te la prendi tanto a cuore?

:-Dimmi per favore che almeno glielo hai mandato a casa.

:-Si, bravo, e quante ragazze conosci che hanno il fax a casa. L’ho spedito al suo ufficio. Al centralino. Alla cortese attenzione della signorina Pamela Sunton Adams. 

A quel punto Patt stava tentando di impiccarsi con la cintura all’insegna del Gordon Pub. Lo sguardo inutile e assente di Bobby, che nel frattempo era preso in mille sforzi di concentrazione per tentare di ricordarsi come si eseguiva il laccio delle scarpe, ci mise un paio di secondi a convincerlo che tanto spreco non era necessario.

Bobby era semplicemente senza speranza. Bobby era anche il suo migliore amico. I conti tornavano.

:-Ma che cosa ho fatto io di male per meritarmi un amico come te Bobby eh, dimmi che mai avrò potuto fare di male per meritarmi un simile castigo.

:-Bhe, Ciccio, sta di fatto che il tuo caro castigo qua, stasera esce con Pamela e se le congiunzioni astrali saranno favorevoli, ci sono buone possibilità che il sottoscritto le dia una buona ripassata. Stasera ho la luna in Venere.

:-No Bobby, stasera lo avrai nel culo, perché l’unica ripassatina che ci sarà, è quella che il suo avvocato darà al tuo portafoglio. L’unico motivo per cui lei può aver accettato di vederti, è per chiederti i danni. O magari per farti far fuori da qualche suo scagnozzo. Come minimo l’avranno licenziata.

:-Ehi Patt, non è che tu sia un filo invidioso per caso? Guarda che lei si è detta molto felice e stupita e colpita dalla sorpresa. Mi ha chiamato “Il mio Shackespeare multimediale del terzo millenio”.

:-Cristo, deve essere un pozzo di scienza. Che lavoro fa questa Pamela Bobby?

:-Uhm,  fa la cubista ma lavora anche part-time per una grossa società della city. Mi ha detto che è la dirigente generale del reparto smistamento dati vocali. Dal nome sembra un impiego importante.

:-Bobby, coglione! Dal nome si direbbe che fa la centralinista.

:-Vabbè che vuol dire, lei è molto intelligente e pure con un buon titolo di studio ma  nella sociètà moderna, nella city metropolitana del lavoro, ormai non guardano più che sai fare prima di assumerti, ma chi sei disposta a farti.

:-Bella Bobby, questa dove l’hai sentita?

:-L’ho letta su Cosmopolitan, prima dentro nel bagno del Gordon.

:-Ah, ecco, pareva strano fosse farina del tuo sacco. Ma senti un po’, che gli hai scritto sul fax?

:-Patt, le solite stronzate che le donne vogliono sentirsi dire.

:-E cioè?

:-Maddai, le classiche cose un po’ romantiche, in parte rassicuranti, con quel pizzico di ironia che non guasta mai.

:-Si, ma in spicci, in lettere, che c’era scritto?

:-Oh Patt, ma un po’ di privacy no è? E’ una cosa personale per Dio..vabbè vabbè, quando fai così sei insopportabile. “Da quando ti ho vista la tua immagine mi si para continuamente davanti agli occhi all’improvviso, come un ladruncolo di quartiere nella notte dietro l’angolo. Se ti penso il cuore mi sobbalza, come trafitto da una raffica di mitraglietta automatica. Ho bisogno di rivederti e spero l’impegno che ci ho messo nel rintracciarti sfogliando tutto l’elenco cittadino, sia segno della mio dedizione a te. Firmato Bobby (quello che la settimana scorsa al Night Show Underground ti ha rovesciato la birra addosso)".

:-Cazzo Bobby, a te i grandi scrittori ti fanno un baffo!

:-Dici sul serio Patt?

:-No Bobby, no, era un vero schifo e chissà Dio come quella è potuta rimanere  colpita da una simile stronzata. Sicuro che sappia leggere? Una fattura di vendita suonava più romantica.

:-Bhe Patt, l’importante è che io abbia toccato la sua parte sensibile e che stasera la esco da Puddish Eat.

:-Puddish Eat? Cristo Bobby, una scelta di classe si direbbe. E’ il locale più malfamato di tutta la città, il tipo più fine che ci puoi trovare ti saluterà con un sonoro rutto dopo averti dato una testata. E poi stasera c’è anche la partita. Sarà una bolgia ancor più del solito.

:-Patt, ma quella è casa mia, io li mi sento a mio agio, in un posto diverso rischio di perdere tutta la mia sicurezza, sarebbe un flop! 

:-Senti, lì dentro l’unica cosa che rischi di perdere è la verginità del tuo culetto, dopo che avranno finito con la tua Pamela. E non so per lei, ma per te non deve essere proprio il fine serata preventivato.

:-Bhe senti allora Patt. Perché non mi dai una dritta su un altro posticino e non venite anche tu e Suzi a mangiare un boccone con noi?

:-Suzi chi?

:-Cristo, la tua fidanzata degli ultimi quattro anni.

:-L’ho mollata Bobby.

:-Mollata? Ma se vi siete visti giusto ieri sera!

:-Si ma stamattina le ho mandato un sms. E’ finita.

:-Come, come come? Cioè tu mi stracci i maroni perché mi dichiaro a una ragazza via fax e poi scarichi la tua fidanzata storica, con un sms?

:-Bhe lo sai, io con le parole mica ci so tanto fare. E poi lo hai detto anche tu. Abbiamo tutta questa tecnologia. Usiamola.

:-Patt…

:-Si?

:-Sei un coglione. Sentiamo un po’. E perché l’avresti scaricata?

:-Bhe lei non era d’accordo con le mie ambizioni professionali. Un palese sintomo del calo di fiducia che è l’inizio del precipitare verso la crisi della coppia.

:-Questa l’ho gia sentita.

:-L’ho letta su Cosmopolitan nel bagno da Gordon.

:-Ah ecco. E sentiamo. Quale sarebbero le tue ambizioni professionali?

:-Bhe ho un grande piano per fare un mucchio di quattrini. Lascio il lavoro e inizio la carriera di musicista-cantante.

:-Mu-si-ci-sta? Ma Patt, se il suono più intonato che tu abbia mai prodotto in tutta la tua vita e il rumore dello sciaqquone del cesso quando esci dal bagno. Come sarebbe a dire Can-ta-nte?

:-Bobby, Bobby, Bobby, come sei antiquato. Al giorno d’oggi il mondo dell’arte è aperto a tutti. Non occorre essere capaci di fare nulla. A quello ci pensa la tecnologia. Campionamenti, aggiustamenti al pc, arrangiamenti, ritocchi digitali. Al giorno d’oggi basta solo metterci la faccia. E io sinceramente, guarda qua, ho un profilo che sfonda.

A quel punto Bobby stava tentando di suicidarsi, gettandosi in una pozzanghera. Non sapeva nuotare. Lo sguardo inutile e assente di Patt, che nel frattempo stava rimirando i suoi profili lungo le vetrine di Portobello Road, ci mise un paio di secondi a convincerlo che tanto spreco non era necessario.

Patt era semplicemente senza speranza. Patt era anche il suo migliore amico. I conti tornavano.

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