ED ORA FINALMENTE QUALCOSA DI FRIZZANTE E TIPICAMENTE ESTIVO: LA MORTE!

D’estate si muore di caldo. Avete mai fatto caso ai vecchi? Parlano continuamente della morte. La morte in tutte le sue forme. Morte improvvisa, male incurabile, lasciarci le penne, più di qua che di là. Messa al ricovero. Messa funebre. Vene varicose. Malattie, medici, cure, non si guadagna niente ad invecchiare. Hanno suonato le campane. E’ passata un ambulanza. Hai sentito chi è morto? E’ grave. Un rosario di commemorazione. Era la sorella di quel tale della Svizzera. Poi hanno chiamato il prete. Olio santo.
Se io fossi un vecchio della generazione corrente, vorrei morire solo per non doverne più parlare: la cazzo di morte. Che poi voglio dire: magari è la sensazione più incredibile che si possa provare, per quanto scontata. Magari una volta stecchito hai degli orgasmi multipli in sequenza infinita. Che spasso. Ma i vecchi non parlano mai della vita: e contagiano la generazione intermedia. Nonne e figlie parlano una lingua mista di acciacchi, salute precaria e giornate che collassano su se stesse. Poi passa un ambulanza. No mamma, erano i pompieri. Una vita di inferno. Per i vecchi la vita è solo tempo, tempo meteorologico, tempo che non passa, tempo che manca. A volte ti viene il dubbio che non parlino di niente che sia vitale perché non ne hanno mai provato la sensazione: è un dubbio molto ragionevole. E’ come parlare di trattori agricoli perché non ti hanno mai fatto un pompino. A volte le persone muoiono sotto i trattori agricoli, un giorno che pioveva da una settimana, un giorno che pensavi distratto ad un pompino.

3 Risposte a “ED ORA FINALMENTE QUALCOSA DI FRIZZANTE E TIPICAMENTE ESTIVO: LA MORTE!”

  1. E’ che i vecchi hanno la sensazione, invece, di aver fatto esattamente tutto quanto potevano. Un di più per loro non esiste. Trattori a parte. E pompini pure.

    Baci.

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