GUERRA E FICA.




Tanto per cambiare sul pianeta per un qualche motivo religioso, ci si spara. Strano a dirsi, ma pur essendo una battaglia a tema sacro e non per dire – petrolifero – , nemmeno in questo caso c’è equità. Ci sono sempre un Davide contro un Golia dall’alito freschissimo. Non potendo farci molto – un nuovo messia sarebbe incoerente, ci sarebbero altri fedeli – non mi rimane che sorridere. Sorriderci su. La cosa è un po’ buffa a rifletterci. Per un fantomatico dio, per rivendicare i suoi luoghi, i suoi lasciti, i suoi insegnamenti, ma tanto più per quel dio che troppi scelgono e rivendicano  come irrazionale risposta e soluzione all’inspiegabilità della vita e della morte, appunto, si muore.

Una bella tecnica da minchioni per chiarirsi le cose, se mi è consentito.

Io mi auguro che una volta orizzontali, almeno il secondo quesito venga risposto. Cosa c’è dopo il telegiornale di mezzanotte? Ho qualche dubbio sulla sua celestialità, ma avendo da tempo scelto gli inferi, francamente me ne infischio. Ma mi raccomando, telefonateci. Fateci sapere.

Ehm, cara, ciao, si, sono io. Si, sono morto. Cosa succede? Hanno detto di pazientare. E’ tutto buio, una certa umidità. Be si, i ben informati qui dicono ci sarà un volo. Speriamo. E’ un volo Alitalia. Cara ciao, devo riattaccare, telefonare costa un sacco qui, mi faccio vivo presto .

A me telefona fortunatamente Tavano.

Tavano è un fascista che taluni concetti cari al suo credo politico, li ha un po’ travisati. Vada per la patria, ma per il resto Tavano a scelto la fica. E’ tutto arzillo e mi dice che stasera non può uscire, che gli è intervenuto un impegno. Intervenuto, dice proprio così. Si sta raffinando il ragazzo. Insomma, gli tocca andare a cena con una ballerina di lap dance, mi dice.

Grande sventrapapere, lo scherzo: serve a galvanizzarlo ulteriormente. Inutile precisare dove e come la si sia conosciuta, la fortunata.

Niente male, Ingrid, gli dico.

Ingrid era l’altra, mi corregge.

Sei troppo un latin lover, non me le ricordo tutte, mi scuso.

Coglione!

Quando frequenti certi luoghi con dei portafogli molto generosi le ragazze diventano presto molto gentili e quasi affidabili, se tu sai dimostrarti altrettanto affidabile in termini di scelte e di mance. Al night club puoi scegliere una ragazza e portartela in un luogo appartato, ti danno anche il cestello con uno spumantino di mele da mezzo litro. Una vera prelibatezza al costo di un centone ogni venti minuti. Su un divanetto consunto la figliuola si toglie quel poco di tessuto che le rimaneva addosso e poi, mentre cerca più o meno convinta di tenerti le zozze manacce lontane, prende a chiederti della tua vita. Alla fine non è molto diverso da una piacevole chiacchierata con una ragazza ben disposta al dialogo. Solo che nello special caso  l’amica è alta un metro e ottanta, è dell’est, è una stragnocca, è nuda e abita generalmente a Desenzano sul Garda. Piccolo particolare. Costa come noleggiare una ferrari.

Nel mondo esterno, mi dice Tavano, una cosa così non ti può capitare. Se trovi una simpatica con cui disquisire piacevolmente, deve essere veramente brutta e vestita con una dolcevita anche l’estate.

A volte non so dargli torto. Ma quel che Tavano non si sforza di comprendere è il perché le donne se ne stiano così sulla difensiva. E’ un po’ perplesso sull’operazione perché anche il suo portafoglio è sfiorato dalla recessione e sa bene che dopo la cena, gli toccherà accompagnare la sua bella al locale. Le ballerine di lap dance guadagnano sulle bevande che fanno consumare ai clienti e hanno una percentuale, suppongo minima, sugli spettacoli privati. Il destino notturno di Tavano è segnato. L’attività è quindi redditizia più che altro per i gestori. E’ evidente anche ad un ignaro visitatore, come alcune fra le ragazze utilizzino l’attività per procacciarsi clienti per incontri esterni più approfonditi o per relazioni più a scopo di lucro che sentimentali. Suppongo vi siano anche le brave ragazze, semplicemente più disinibite e poco benpensanti, vagamente disperate o semplicemente furbe, che giocano a sporgersi poco fuori la corda, senza arrivare a qualcosa di prossimo alla prostituzione.

Oltre alle ballerine, Tavano ha sul suo taccuino da anni, due fiamme decisamente più terrene, che alterna in base alla loro sopportazione. Gli ha sempre detto male sin ora e con i suoi mazzi di due ormai ci si possono organizzare dei tornei. Ma lui non demorde, gli basta un messaggio di saluto per ringalluzzirsi e tornare a sperare in un felice fidanzamento.

Stavolta me la faccio.

Ma è evidente a tutti come ormai il rapporto langua sui livelli di una fraterna amicizia. E per sottolineare a titolo definitivo il disinteresse delle prescelte, dovrebbe bastare il fatto accertato che, entrambe, sono al momento impegnate in una relazione dai toni saffici. Tavano si vede bene anche nelle vesti di Redentore.

E’ concorrenza sleale, ma non le posso biasimare. Abbiamo gli stessi gusti.

Sto vedendo un notiziario notturno quando mi arriva il resoconto della serata dal mio prode amico.

Il papa dice – preghiamo perché il pampinello nella mangiatoia tocchi i loro cuori e faccia cessare la guerra.

Tafano risponde – torniamo con le pive nel sacco e il portafoglio vuoto. Le ho chiesto se me la dava, le ho chiesto se ci fidanzavamo. Sono una ragazza seria, ha risposto.

Per il pampinello invece, credo valga la regola del silenzio assenso: non fate l’amore, fate pure la guerra.

2 Risposte a “GUERRA E FICA.”

  1. Un buon anno a te Mart …innaugurato leggo, con un post dalle atmosfere alla Marlene Dietrich …la guerra, i gerarchi fascisti e qualche SS …e le puttane (queste brava ‘ggente). Un bel quadretto 😉

    purtroppo ‘sta cazzo di guerra c’è sempre …sarà che a natale al pampinello gli girano di più perché l’hanno licenziato? 😀

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