IPSE DIXIT

E probabile, anzi ne sono certo, (concedersi troppo spesso il beneficio del dubbio è una polizza sulla vita- ma  per conigli), dicevo, sono completamente convinto, che fu l’ormai sola presenza di materia, presenza-di-fatto, con cui gran parte degli esseri in circolazione si presentava e continua irrimediabilmente a proporsi, ad aver nel tempo predisposto in me, una sorta di impreparazione alla sua venuta.

E quando è arrivata per poi ripartire, non poteva essere altrimenti, tutta quella completezza di sostanza, che, ho prima subito, poi imparato ad apprezzare, tentato di corrispondere e sfiorato per un istante a filo di dita sul finale, prima di un quasi irreparabile addio, non poteva che lasciare questa sensazione di vuoto che da allora mi accompagna. Che si badi bene, non è solo un vuoto prodotto dall’assenza, ma sono soprattutto scoperti ed estesi spazi da riempire. Possiamo proporci scopi, ideali ed obiettivi, solo quando conosciamo la reale estensione delle disponibilità. Ho occhi aperti, ma questa pausa celebrale. Un arrendevolezza a procedere che è sfiducia a priori in altri,  uno stato di malessere che è dolcemente quanto fin qui nella mia personale esistenza più si avvicina, a quello che, molti degli umani più malinformati, sono soliti chiamare amore.

 

Anonimo. 

12 Risposte a “IPSE DIXIT”

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