E probabile, anzi ne sono certo, (concedersi troppo spesso il beneficio del dubbio è una polizza sulla vita- ma per conigli), dicevo, sono completamente convinto, che fu l’ormai sola presenza di materia, presenza-di-fatto, con cui gran parte degli esseri in circolazione si presentava e continua irrimediabilmente a proporsi, ad aver nel tempo predisposto in me, una sorta di impreparazione alla sua venuta.
E quando è arrivata per poi ripartire, non poteva essere altrimenti, tutta quella completezza di sostanza, che, ho prima subito, poi imparato ad apprezzare, tentato di corrispondere e sfiorato per un istante a filo di dita sul finale, prima di un quasi irreparabile addio, non poteva che lasciare questa sensazione di vuoto che da allora mi accompagna. Che si badi bene, non è solo un vuoto prodotto dall’assenza, ma sono soprattutto scoperti ed estesi spazi da riempire. Possiamo proporci scopi, ideali ed obiettivi, solo quando conosciamo la reale estensione delle disponibilità. Ho occhi aperti, ma questa pausa celebrale. Un arrendevolezza a procedere che è sfiducia a priori in altri, uno stato di malessere che è dolcemente quanto fin qui nella mia personale esistenza più si avvicina, a quello che, molti degli umani più malinformati, sono soliti chiamare amore.
Anonimo.
non lo hai scritto tu Mart? bacio, mancavi, ana
ti stavo masterizzando una roba e nero mi ha sbattuto fuori. nero merda!
pista
mart,qui c’è voglia di lavorare.
pista
minchia,sei possidente adesso!
pista
no,non me lo sarei mai aspettata.
tra un pò ti spedisco i libertines+altri rattusi.
hai mangiato come un lupo?
che domande…
pista
😀 ‘giorno. a.b.
esatto, bevi.
Qui ci vuole qualcosa di forte:
MarTi caro, a parte i wurstel scaduti generalmente non mangio roba che puzza, comunque grazie dell’offerta…
adesso che ci penso, lei l’offerta non l’ha mica fatta a me giusto?
allora sì, per la marmocchietta va bene
TeS