LA POSIZIONE DELLA PECORELLA SMARRITA – Finale – IL PENE TRIONFA SEMPRE.

Scena finale.
Giorno, mattina. Interno di un appartamento dal taglio molto moderno. Luminosissimo. In sottofondo la spocchiosissima canzone di natale di Mariah Carey – All I Want For Christmans Is You. La telecamera inquadra fissa il letto, sfatto, lenzuola rosse, un ampio fascio di sole cade proprio nel mezzo. Inquadrare i corpi,  alcuni che si risvegliano, altri gia svegli. La luce intensa, bianca e i movimenti delicati devono sembrare quelli di un ipotetica vita ultraterrena – paradiso. Il protagonista, nudo, panciasotto, è posto diagonalmente nel letto. La testa è sotto il cuscino. Nel letto ci sono altre tre donne. Una dorme in un angolo del letto, in posizione fetale. Ha il pollice in bocca. La seconda, completamente stesa con braccia e gambe divaricate (deve ricordare “l’Uomo di Leonardo”) riposa con uno sguardo sognante. Una delle sue mani è appoggiata sulla natica del protagonista. La terza è sveglia, seduta a gambe incrociate, tiene fra le mani accarezzandola, la mano destra del protagonista. Poi se la appoggia fra i seni, abbondanti, usandola per accarezzarli. Il protagonista si sveglia, si tira a sedere nel centro del letto. Si stiracchia, deve sembrare da subito attivissimo, riposato, naturalmente sorridente. Fa un buffetto sulla guancia alla ragazza già sveglia. Si tira in piedi e raggiunge un armadio a specchio, posto davanti al letto. Si ferma a controllare la muscolatura con le mani sui fianchi. Poi lo apre e ne estrae un pesantissimo e pelossimo (molto fuori luogo) maglione di lana color beige. La telecamera indugia fra i ripiani dell’armadio per mostrare che è stipato all’inverosimile dello stesso tipo di maglione. Non vi sono altre tipologie di indumenti. Una volta indossato il maglione inquadrare sullo stesso, la buffa faccia stilizzata di una pecora ricamata sulla schiena, in rosso. Il protagonista non indossa altro. Inquadrarlo da dietro mentre si muove verso gli altri locali della casa. Non vi sono chiusure, è tutto collegato e aperto. Enfatizzare il contrasto fra i colori dell’arredamento e delle pareti, e la luce, sempre intensissima. Nell’appartamento ci sono altre ragazze, nude, impiegate in faccende domestiche. Il protagonista soffia baci a tutte, con le labbra arricciate, accompagnando il gesto con il palmo della mano aperto. Le ragazze sulla scena dovranno essere di età e razze diverse, bionde, rosse, more, ma tutte con seni abbondanti e fianchi larghi. Il protagonista si affaccia sull’esterno (inquadrare la scena da dietro) ad una delle finestre aperte, appoggiando entrambe le mani sul balcone, sporgendosi. Inquadrarlo fisso mentre osserva a destra e sinistra e poi annuisce decisamente soddisfatto. Una ragazza di colore, nuda, nerissima, riccia, con denti bianchissimi e occhi azzurri, gli si avvicinerà sulla sinistra sorridendogli e affacciandosi a sua volta sull’esterno. Inquadrare la scena da dietro, zommando temporaneamente sulla mano nera della ragazza appoggiata lascivamente su una natica bianchissima e scoperta del protagonista. Poi allargare nuovamente il capo e inquadrare fra le teste dei due, fino a prendere una visuale (occhi del protagonista) su quel che avviene all’esterno. Fuori il paesaggio deve sembrare quasi irreale, per intensità dei colori, forme e tipologia del paesaggio stesso. Le scene devono sembrar riprese da un palazzo altissimo, un grattacielo in vetro e metallo. Mentre tutto il resto è un ambientazione pianeggiante, con colline verdissime all’orizzonte, pascoli, piccolissime case il legno con lo steccato, mulini a vento, piccole fattorie, laghetti, veicoli radissimi, utilitarie d’epoca. Una sorta di paesaggio estivo della campagna olandese o americana. Indugiare con la telecamera fino ad inquadrare sulla destra, in un ipotetica ricostruzione della precedente posizione, la chiesa con il campanile/telecomando. E’ tutto diverso. Dell’edificio della chiesa non sono rimaste che qualche rovina delle fondamenta, tra le quali corre adesso un delizioso steccato bianco. All’interno e all’esterno un fantastico prato, con radi alberi e cespugli, panchine e qualche altalena. (un parco cittadino). Il telecomandocampanile è rimasto al suo posto ma i tasti sono tutti mancanti e penzolano sull’esterno attaccati alle molle. Al loro posto vi sono delle finestre con tendine ricamate e fiori su tutti i balconi. Visto in campo lungo il telecomando sembra ora un condominio libero. Inquadrare dentro le finestre, coppie (molto promiscue!) che si baciano. Inquadrare sulla sommità del telecomando il vetro della luce on/off mandato in frantumi e una bandiera dei pirati sventolante. Tornare all’interno dei resti della chiesa con l’inquadratura, zommando su vari gruppi di persone impiegati in varie attività. Ci dovranno necessariamente essere comparse di ogni età, razza e religione. C’è chi ascolta un concerto rock (non c’è audio, sempre la canzone iniziale in sottofondo), chi legge, chi assiste alla proiezione di un cortometraggio, chi fuma, chi balla, chi beve. In tutte le scene dovranno essere ben visibili  vecchi oggetti  e strutture appartenute alla chiesa, riutilizzati per altri scopi. (es. un tizio versa una birra dentro il calice, il retro di un quadro sacro utilizzato per prioiettare dei video, il confessionale utilizzato per un teatrino di marionette). Ci saranno (scene molto delicate) coppie o gruppi di persone che faranno l’amore e si scambieranno effusioni in libertà. Inquadrare, in prossimità del vecchio ingresso, (il portone sarà ancora in piedi e aperto) un distributore di preservativi. Zommare sulla scritta ABSOLUTELY FREE che campeggia sullo stesso. La scena finale volge al termine. Inquadrare sulla sommità di una collinetta una parte dell’abside rimasta intatta con l’altare. Sopra lo stesso un ipotetico venditore in canotta e grembiule, massiccio e cordiale, preparerà per tutti panini alla nutella e al prosciutto. Inquadrare al suo fianco, una coda di bambini in paziente attesa. Sulla scena tutte le comparse dovranno unicamente indossare lo stesso grosso maglione di lana del protagonista e niente altro. Continuare con inquadrature casuali degli avvenimenti nel parco iniziando a sfumare al contempo musica e immagini, allontanandosi con la camera.
Attenzione.
Colpo di scena finale.
Mentre il corto sembra essere finito e i primi titoli di coda iniziano a scorrere sullo schermo, recuperare l’inquadratura all’interno dell’ex chiesa. Poco sotto l’altare, inquadrare il vecchio mangianastri (vedi scene precedenti). Inquadrare sulla sinistra, fra l’erba alta, una pecora nera, acquattata in posizione furtiva, come un felino pronto all’attacco. Seguirla mentre si avvicina strisciando di soppiatto al mangianastri; quando vi è praticamente prossima si scopre inquadrando meglio che non è una pecora reale ma un vecchio frequentatore della chiesa, sopravissuto. Inquadrare il suo ghigno malefico mentre con il dito indice sta per premere il tasto play. Mostrare al contempo sulla scena, le facce disperate delle persone. Non farlo!, sembrano urlare. Ma –scena al rallentatore – la pecora nera (umanoide), scoppiando in una risata beffarda,(muta) schiaccia il tasto. Diversamente da quello che lui si aspetta, non partono le litanie, ma una canzone dance.
She Wants Revenge – Red Flags And Long Nights. Inquadratura dall’alto delle persone che si abbracciano festanti e iniziano a ballare. In un angolo la pecora nera gira infilzata in uno spiedo, sopra un bel fuocherello.
Schermo nero e titoli di coda.
THE END.

5 Risposte a “LA POSIZIONE DELLA PECORELLA SMARRITA – Finale – IL PENE TRIONFA SEMPRE.”

  1. eheheh il protagonismo della pecora (nera) …questa è proprio una grande Parabola, maestro Mart 😉

    a questo punto speriamo presto in un ciack! azione.

    un buon week! 😉

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.