L'album

Instabilità.


Incostanza.


Precarietà.


 


Entusiasmo iniziale.


Flessione.


Abitudinarietà.


Lontananza.


Ricambio.


 


Tentativo di rianimazione.


Elettroshock..


Il paziente non risponde.


Flebili segnali.


Risposte per…


Compassione?


Togliersi un peso?


Proprio per non essere un addio?


 


Sto sfogliando l’album delle mie amicizie.


Contenitore spazioso, ma poche presenze.


Vecchie foto nelle prime pagine, pose sorridenti..


Un pò sgualcite, la carta patinata che va ingiallendosi sugli angoli.


Poi le pagine scorrono e gli spazi bianchi prendono il sopravvento.


Segni di ricordi staccati,


il rettangolo più bianco in contrasto con lo sfondo annerito dal tempo.


 


Gli album dei ricordi si spolverano quando..


Quando un evento particolare stimola i ricordi.


Quando un evento triste appanna gli occhi.


Quando un evento felice riattizza la fiamma.


 


Questa mattina ho ritrovato una vecchia amica.


La credevo persa.. in cammino.


Verso l’orizzonte di un viale alberato autunnale.


La scia dei passi nelle foglie si dissolveva in un puntino.


Avviato verso il tramonto.


 


Oggi quel cammino si è sospeso,


interrotto poco prima di superare


la linea fittizia dell’incontro fra terra e cielo.


 


Forse è solo una pausa a riprender  fiato,


Forse è un dietro front.


Oggi un evento felice a soffiato sulla mia fiamma.


Che  riattizzata, ora mi scalda un po.


 


Guardo questi vecchi ricordi e mi chiedo,


perché nonostante tutto lo spazio che concedo,


l’impegno che ho profuso giorno per giorno,


la ricerca del giusto equilibrio,


oggi mi ritrovo qua,


a sfogliare delle pagine,


che come si riempiono, poi si svuotano?


 


Perché iniziali entusiasmi poi diventano nebbia impalpabile al trascorrere del tempo?


Che sapore a la telefonata a sorpresa di un amica?


Fragola e cioccolato.?


Il dolce calore energetico del cioccolato, il fresco buon umore della fragola.?


Immagino un sapore che riempie il palato


Assaporarsi le ultime gocce sulle labbra.


Un ciao come stai a qualche ora del giorno.


Raccontarsi qualcosa seduti su una panchina.


Oggi le ho contate.


Le telefonate.


Q-U-A-T-T-R-O


In quattro..Giorni? Mesi? Anni.


 


Vorrei essere mio amico per giudicarmi da fuori.


E capire.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.