LEZIONI D’IMPRENDITORIA.


Mi succedono cose strane. Un cedimento dell’appetito, ad esempio. Ho distribuito agli affamati la mia terza portata, con l’otto per mille di una polenta hanno costruito uno strato di adipe per i periodi freddi. Un cedimento delle consuetudini, inoltre. Gli amici storici mi appaiono troppo storici; come vecchi monumenti in rovina, utili per un edera rampicante, parassita, buoni per il paesaggio, vecchi settori di fortificazioni sui quali scrivere viva la figa, pisciare il cane, abbronzare lucertole. Cedimenti strutturali, in più. Sono stato fisicamente debilitato per più di tre giorni, dall’interno non riuscivo ad aprire la pietra del sepolcro: io spingevo, c’era scritto –  tirare – ; la vita è imperfetta, sei forte e stupido, poi coscio e inutilmente debole, poi muori. Banale come un romanzetto, la cosa più interessante, la dedica in seconda pagina. Alla mamma: grazie per l’interessamento, la prossima volta preferirei rimanere nella pancia. Mi succedono anche eventi non più evitabili. Non sopporto più l’informazione, l’inganno delle notizie non mi fa più solo rimuginare: ora rigurgito, conati di rabbia, la bile acida nella trachea, brucia. Festeggiamo la festa della repubblica nel suo momento più basso, una parata di mitragliette per chiarire il concetto: non c’è bisogno di oscurantismo in una nazione di ciechi. Il realismo è una brutta bestia quando lo conosci e non lo sai più evitare. Ve lo dico io, molto meglio l’ignoranza, innocente e un po’ colpevole che ti lascia leggero e felice, leggero in quanto inconsapevole. Piacerebbe farvi ritorno, passasse un filobus. I loschi meccanismi sociali finisco con l’essere una setta esclusiva alla quale, una volta compresi i movimenti del gioco, si finisce per essere affiliati senza diritto di recesso. Conosci e dona il tuo sangue esausto alla causa, visualizza la scena sempre dal dietro, dal lato in ombra e prendi freddo. Ci si distrae, si tira avanti solo con qualche passione, come Cristo ci insegna dall’alto della sua fiorente attività millenaria.

11 Risposte a “LEZIONI D’IMPRENDITORIA.”

  1. metti la macchina in tempo di posa, la stanza al buio, lui “dipinge” e poi, alla fine, accendi il flash per un attimo. non so se concordare o meno con te. da una parte viviamo in tempi cupi. dall’altra la creatività è insopprimibile. sun on u

  2. Sei insofferente, in ogni tuo scritto. E’ la cosa che più mi piace, quando leggo qualcosa quì. Ti si perdona ogni sacrilegio per questo. Sorrido, fiera di me e del recupero nella lettura. Ecco. Ciuss

  3. Don’t Panic, Maestro Mart la nostra oculata dirigenza e i nostrani capitani d’industria sono dotati di notevole Ignoranza: molto colpevoli e pochissimo innocenti, ma sicuramente Leggeri ed Inconsapevoli da dare lezioni di bon ton

    …basta pensare al raffinato Tronchetti, a quel gran simpaticone del Moratti o del Montezemolo ed infine al Duca Conte, Lup. Man., Gran Ladr., Farabut., Multinaz., Figl. di putt., Francesco Maria Barambani

    …dov’è qui, l’angolino per vomitare :-)))))

  4. i tuoi amici navigatori di dio mi criticano anche pollon! omioddio!

    pista

    “Fra i messaggi subliminali video ve ne è uno davvero, molto, molto odioso. Si tratta del celeberrimo cartone animato giapponese della serie Pollon: http://www.ccsg.it/Pollon.htm . In esso si propaganda in maniera subliminale l’uso di cocaina, ma non si esita affatto ad istigare a ben altro, anche se in modo non propriamente subliminale”

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