LUCIGNOLO, MA-CHE-VITA? (MARt TAKES AN HOLIDAY)

:- Ehi Patt, lo senti anche tu?

:- Scusami Frank, ma questa nuova tuta in polivinilclorire e fibra d’alluminio di Armani Sport por Hommes sarà anche trendy, ma fa sudare anche l’anima.

:- Patt, a dir la verità intendevo quest’aria di vacanza che spira da sud.

:- Frank, laggiù c’è il depuratore.

:- Ah! Vabbé vabbè, bando ai dettagli. Ancora un paio di giorni di impegno e poi dal weekend, le meritate ferie.

:-Già, già, già, io ho iniziato di già a calarmici fratello, bella storia.

:- Da come parli si direbbe che tu ti sia calato della roba pesante tra l’altro eh Patt?

:- Su su non scherzare, che ieri sono stato all’apertura del Billionaire!

:- Cosa, cosa? Tu, nel regno dei modaioli, dei V.I.P., dei riccastri e delle star televisive? E come diavolo ci sei arrivato? E soprattutto, come mai ti hanno fatto entrare?

:- Mha, guarda e rosica d’invidia. Invito ufficiale del proprietario. Flavio Briatore in persona. The king of mondanity.

:- Cristo santo. Una malattia sconosciuta mi sta portando via il mio unico amico. Patt, forza, seguimi e cerchiamo un ospedale.

:- Frank, ci sono appena uscito dall’ ospedale. Ci ho passato gli ultimi sei mesi.

:- Ah ecco, ora si spiega tutto. Tra l’altro avevo notato che non ti si vedeva più in circolazione.

:- Non facciamo dell’ironia gratuita per favore. E’ una storia un po’ lunga ma in fondo è così che ho conosciuto Flavio.

:- Fammi indovinare. Lui era li per farsi placcare le narici?

:- No Frank, è lui che mi ci ha mandato all’ospedale. Durante una delle prime settimane dell’anno siamo, come dire, venuti a contatto. C’è stato un piccolo incidente. Lui mi ha tirato sotto con la macchina. Il classico incidente metropolitano. Io sulle strisce, lui a centoventi in centro con la Porches.

:- Ah si, proprio il classico incidente cittadino. Anzi, guarda. Ora vado e ne faccio uno anche io per non rovinare la media.

:- E dai Frank, andava di fretta! Questioni di fica, mi ha poi svelato.

:- Ma no! Non mi dire! Pensavo stesse facendo tardi in fabbrica, guarda te!

:- Noto del sarcasmo o mi sbaglio? E comunque si è comportato da vero signore. Dopo che mi ha tirato sotto si è pure fermato a soccorrermi. Per la verità si è fermato ad un paio di metri. Perdevo talmente tanto sangue che si sarebbe potuto macchiare la camicia.

:- Ma gli hai parlato?

:- Ad essere sinceri credo. Ero così scombussolato che quando ho visto questo tizio lampadato, con la camicia bianchissima e il sorriso smagliante ho detto :-Dio Cristo! Sono morto.

:- E Lui?

:- E lui mi fa : – Grazie, grazie ragazzo, ma non esageriamo con i titoli nobiliari. Ce ne ho ancora un po’ di strada da fare per arrivare al suo livello. E comunque ti vedo in splendida forma, solo qualche graffio.

:- Un genio. E poi?

:- Poi mi pare mi abbia allungato il biglietto dell’invito dicendomi che era, come dire, un piccolo omaggio per scusarsi dell’inconveniente.

:- Inconveniente. Ahahahahah.

:- Ah si mi ha anche sussurrato:- Mi raccomando, mettiti qualcosa di presentabile per quella sera e magari, fatti un nuovo parrucchiere che ti vedo un po’ datato sul taglio.

:- Ecco poi l’ho visto che se ne andava via chiedendo all’amico che era con lui :-Ma secondo te, quanto prende Dio al mese?

:- Porchissimaputtana Patt. Sei un vero idiota ma ti sei fatto l’apertura stagionale del Billionaire. Racconta un po’ com’è?

:- Bhè quando sono arrivato, pensavo di aver sbagliato sera, pareva non ci fosse nessuno. Erano tutti così neri di abbronzatura da mimetizzarsi con la notte. Poi in sequenza hanno iniziato ad esporre dei sorrisi finti ma bianchissimi e si è fatta un po’ di luce. E comunque in effetti era come se non ci fosse nessuno. Nessun essere umano.

:- Ehi, questa è una citazione?

:- E’ una citazione in memoria diciamo. In ogni modo l’impressione era quella di stare nelle vetrine delle vie del lusso. Ai manichini mancavano solo i cartellini con i prezzi.

:- Probabile a loro sarebbe piaciuto esporre il loro valore.

:- Si ma gli stilisti dicono che è antiestetico e non sta bene.

:- Senti, una curiosità, ma di cosa parla quella gente?

:- Di niente. C’era un silenzio assordante e la musica ad un volume insopportabile per coprirlo. Si limitano a sorridere se vedono il lampo di un flash nell’aria. Altrimenti sono i lifting che determinano l’espressione.

:- Immagino intelligente!

:- Per nulla Frank, per nulla. L’espressione più intelligente li dentro ce l’avevano le tette. E comunque dopo la malattia Flavio è cambiato. C’è meno presunzione e più consapevolezza nell’aria. Pensa che alla fine della serata ha fatto tappare tutto lo champagne avanzato, lo ha fatto imballare e spedire in Africa.

:- Nella sua tenuta in Kenia?

:- No, da qualche parte alle popolazioni che muoiono di sete.

:- Ahahah, cos’è, spera che da ubriachi non se ne rendano conto?

:- No, dice che giusto che tutti nella vita si sentano ricchi almeno una volta. Crede che funzioni da incentivo. Una sorta di stimolazione indotta.

:- Merda, ma non ce n’è abbastanza di questa gente in giro?

:- Non ne hanno mai abbastanza, Frank.

:- Già, uccidono la vita con il benessere e poi ne combattono l’insostenibilità con una sana tossicodipendenza. Non so se invidiarli.

:- Meglio passare direttamente alla tossicodipendenza?

:- Uhm, in effetti ci sarebbe una fase di risparmio economico.

:- Frank, stiamo cadendo nel sentimentale come al solito.

:- Sarà che questa storia dello champagne agli africani mi ha toccatoli cuore?

:- Bhè può essere. In effetti lo ha toccato anche a loro. Pensa che come ringraziamento pare vogliano costruirgli un enorme statua votiva in argilla al centro del villaggio.

:- E Flavio?

:- Flavio li ha chiamati raccomandandosi che gli venga messa al fianco almeno una fica, se non due.

:- Modesto il ragazzo. Si è fatto dal nulla e non dimentica le sue origini.

:- Cambiamo argomento su Frank, che non ne posso più. Tu dove hai intenzione di riposare le tue membra?

:- Non scadiamo sul volgare Patt eh!

:- Franck, membra, non membro. Membra nel senso di corpo!

:- Ah, scusami, sono veramente alla frutta quest’anno. Niente di che Patt, forse qualche giorno su una popolare spiaggia veneta.

:- Popolare nel senso di famosa?

:- No nel senso casereccio del termine.

:- Quindi zona di colonie estive, famigliole con il colesterolo nel frigo bar e nonni al guinzaglio?

:- Temo di si.

:- Frank, ma un po’ di belle ragazze, come ogni estate che si rispetti?

:- Non so Patt, l’estetismo è solo erezione e la testa mi soffre come d’impotenza.

:- Bella questa!Provato con un Moment?

:- Non funziona, sono assuefatto.

:- In ogni modo Frank, rischi che sia pieno di mocciosi chiassosi. E tu li odi i bambini.

:- Odio anche i loro genitori se è per quello. Ma quest’anno troverò compagnia. Dicono che il mare italiano sia stressato. Avrò qualcuno con cui parlare.

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