MATATO

Pensavo ormai di averla fatta franca.

Non è una gran ambizione se sei nato per lasciarci la pellaccia.

Ma alla fine non era poi così male starsene li da solo in campagna. E chi se lo sarebbe aspettato ormai. Sono vecchio. Ma un giorno arrivano, ti caricano su un carretto e sei di nuovo in ballo. Ormai non chiedono più nulla.

Cristo come è asciutta questa sabbia.

Dovrei provare a non respirare, così non mi finirà nei polmoni. Sì, stupido, così sarai il primo toro a morire d’asfissia. Meglio di no. Mi limiterò a girare al largo.

Strana sensazione quella di star per essere matato.

E’ davvero uno splendore quel torero. Guarda che abito.  Ha un profilo gentile, gli occhi colmi di dispiacere. Ma lo deve fare.

E’ il suo mestiere.

Ognuno ha il suo mestiere. Il mio è abbastanza semplice.

Farsi matare è una vera sciocchezza.

Sempre che ti facciano partecipare però. Ormai sono qui. E sono vecchio.

Sarebbe bello sapere però cosa pensa di me il torero. Forse lo sentirò, quando gli sarò vicino. 

Ehi torero. Sei davvero una meraviglia. Chissà come mai ti è capitato un toro tanto brutto. Mi spiace. Io me ne stavo li buono sai. Non era mia intenzione.

Ma ora cercherò almeno di farti fare una gran figura. Tu cerca di essere gentile se ti capita. Non avrò altre possibilità e voglio un finale degno. E’ il primo e l’ultimo.

Tutta questa gente. Sembra arrampicata sul cielo. Cristo fa un caldo. Sarà l’eccitazione. Sarà la febbre dell’attesa. Sembra che non se lo aspettassero.

Non posso deluderli. Ma il torero ci deve mettere del suo.

Io mi sento già morto. Morto appena ho messo piede qua dentro.

Se non fosse per questa sabbia secca, sarebbe tutto perfetto. Torero tu mi hai già matato. Tocca  a me ora. Forse è ora che cominci a girare un po’ in tondo.

Ehi voi levatevi di mezzo. Voglio stare solo col mio torero.

Oh torero. Oh torero.

Fingerò di non sapere che solleverai quel drappo rosso e continuerò a stare al gioco. 

Ma tu si delicato. E fai in fretta. Fa troppo caldo e la gente è opprimente sulle spalle e sento i loro aliti assetati di finale.

Non facciamoli attendere oltre.

Bene così. Ancora un giro poi sarà ora della prima banderillas.

La mia prima banderillas. Vorrei che fossi delicato. Ma fallo con passione.

Ora arrivo.

Così si bene, così, alzati sulle punte e……

Il sangue mi ribolle e mi scivola denso sul palato e giù per la gola.

Non fermiamoci.

Ancora, ancora un paio, dieci, venti, quante ne posso sopportare.

Voglio sorprenderti torero. Voglio che tu mi senta quando ti scivolo a fianco.

Sarai la mia amante e io sarò il tuo peggior peccato.

Un’altra ancora, un’altra..sei un gran bel torero. Da togliere il fiato. Sono ai tuoi piedi, non chiedo che di essere matato. Diamo a questo pubblico, ciò che più brama.

Non posso più tornare indietro ormai. Vedo la tua lama.

Voglio scivolarci dentro finche saremo una cosa sola. Voglio spegnere il mio respiro sopra di lei..Arrivo, aspettami lì. Ora arrivo…arrivo.

 

Abbiamo vinto torero vero?

Ehi, ti tremano le braccia. Non te l’aspettavi eh questa? Sei un dannatissimo bel torero.

E’ stato bello fare l’amore con te. Ma ora devo andare.

Un ultima cosa. Il rosso che vedevo, non era il drappo. Vero?

Lo sapevo.

Neanche quello che vedevi nei miei occhi.

Se la cosa ti può far piacere.

Ora vado.

Peccato però per questa sabbia. Cristo come scotta e com’è asciutta.

 

18 Risposte a “MATATO”

  1. non c’entra nulla e non ho ancora letto… adesso lo faccio.

    volevo solo dirti che a Barcellona quest’estate sono andata nell’arena dei Tori. Ho visto l’arena, ho visto i tori, ho visto i vestiti e ho visto i poster…

    ecco… tutto qui.

    colpa tua che hai messo la foto del matador! 🙂

    ps: mòmmeloleggo!

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