Questo weekend ho perso un anno di vita. Quindi, fatti due conti, dovrei morire entro l’anno. Inoltre, non ce la faccio più a star dietro a sto coso qui. Il coso qui in questione, sarebbe questo amato foglio elettronico, sul quale mi diletto, con gaudio e sommo piacere, a svuotarmi. Rigurgiti e rigetti di cose incompatibili, non accette, allergiche, che non mi stanno sotto pelle e premono per uscire all’esterno. So che l’immagine non è il massimo della finezza a visualizzarsi. Ma rende l’idea. Peccato. Peccato proprio ora. Ora che avevo imparato a gestirlo, e la lingua sciolinava le frasi giuste al momento opportuno, sulla base idonea. Ora che avevo anche il mio pubblico. Una piccola platea. Niente di che per la verità. Qualche discreta gnocca giu in prima fila. Sapeste quante cose si possono notare da quassù, dall’alto del palco. Ma l’atmosfera è ossessiva. I ritmi troppo incalzanti per poter stendere i pensieri in ordine, secondo lo schema alfabetico. Mi tocca lasciare. Soluzione estrema lo so. Abbandonerò il lavoro, per dedicarmi completamente al blog. Alla scrittura.
Ahahha. Ci eravate cascati.
oh basta lavorare,mart. ti fa male.
pista
TU SEI ” QUACCIO VOLTI MATTO “!!!!!!!!!!
mart? ma dove sei finito? scomparso causa lavoro… fr4a un po chiamo chi l’ha visto… eheh un kiss buona giornata
COMUNICO UFFICIALMENTE DI AVER PERSO LA VISTA A CAUSA TUA.
PENSO SIA LA MIA ULTIMA VISITA QUI…….
EPPUR TI HO AMATO…
ADDIO!
marttttttt
che domande mi fai?
ancora non hai iniziato con gli afterhours è??:)