NON MI SONO MAI PIACIUTE LE NATURE MORTE.

Fuori dalla finestra una staccionata di legno trattato in autoclave, un maraschino rinsecchito dall’inverno con dei bozzoli di pelo impigliati fra i rami. La scia gonfia di un aereo incontra il piano azzurro, tenue, slavato da lavaggi indelicati. Un berretto verde con bozzolo si muove alla base del campo visivo. La vita è essenzialmente insofferenza e spreco di attitudini. Dovevo fare il pittore e vivere di stenti. Trovare la fama dopo morto. Arrivate in paradiso, lo trovate chiuso, al suo posto la filiale della vostra banca. Avete il conto in rosso, le buone azioni sono un pessimo investimento.

13 Risposte a “NON MI SONO MAI PIACIUTE LE NATURE MORTE.”

  1. ba buon “discepolo” o “allievo” potrei indicare il punto nel verbo credere

    e potrei quasi concordare con il n.5 …essendo indù non posso che credere nella trasmigrazione delle anime e negli effetti delle azioni sulle vite successive (karma) così come che il paradiso non esiste!

    …sempre pungente sior Mart, sulle questioni religiose 😉

  2. sono completamente d’accordo con sun-on-you, l’amore è un buon iinvestimento per noi stessi…cambiare per evoluzioni sì per convenienza no. e tutti sappiamo benissimo dentro di noi quando ci facciamo violenza lo dicono gli occhi tristi. ed è questo il gioco, lavora in banca che poi dipingi nel tempo libero e ve lo hanno meso in culo perchè una volta schiavi per essere liberti ci vuole una vita per mettere insieme i soldi e acquistare la libertà…vivere di stenti ma a posto se si facesse tutti non sarebbe più una scelta marginale e la rotta s’invertirebbe ma sai io e sun-on-you siamo due hippy e forse sembriamo sognatori beso

    ps poi ti spiego nina

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