OCCASIONE!!

Fab Fat aveva una ragazza.

Una ragazza così brutta, ma così brutta, che l’unico lato o particolare positivo che le potevi trovare, era che al mattino, svegliandoti al suo fianco, non correvi, come a qualcuno capita con una ragazza conosciuta nella notte e che truccata e vestita sembrava da infarto, bhè ecco non correvi il rischio di prenderti, appunto, un infarto, ma di quelli veri, per lo spavento.

In effetti lei era brutta ventiquattro ore su ventiquattro, e questo non poteva dare adito, a nessuna sorta di spiacevole sorpresa.

:-Oh Cristo, ma tu non sei la stessa tipa che ho rimorchiato questa notte!

:-Scusa, ma dove sono finite tutte quelle tette di qualche ora fa?Hai forato?

:-Ehm, tesoro, sei ingrassata per tutto l’amore che t’ho dato, o tutti questi cuscinetti ieri li avevi in borsetta?

:- Signorina, credo di aver bevuto troppo ieri sera.Non ricordo di essere stato a quella festa. Lei è l’infermiera dell’ospedale vero?

:-Mio Dio, come puoi essere già al settimo mese se l’abbiamo appena fatto?

:-Davvero intensi i tuoi occhi grigio topo. Mi avevano conquistato perché erano così azzurri.

Ecco. Fab Fat non avrebbe mai corso questo tipo di rischi.

Innegabilmente la sua, era una tipa costante.

Lo era in tenuta casalinga, con l’abito formale per l’ufficio, tirata a lucido per le serate, in versione sportiva per andare a gettare i rifiuti ai cassonetti,  con il pigiama e la bocca impastata della prima mattina, con lo stuzzicadenti all’angolo della bocca dopo i pasti, con l’emicrania e le nausee di quei giorni, vestita da strega per una festa in maschera. (In effetti spiace dirlo, ma per la cronaca quella sera non aveva addosso alcun costume e vinse comunque il primo premio).

Lo era sempre. Terribilmente brutta.

Trasandata e degradata come una periferia, formosa come un cassonetto, sinuosa e slanciata come un tombino, fine come la lana appena tosata.

Non c’èra che dire. Fab Fat aveva fatto un affare.

Ma non aveva resistito. Più che altro non aveva avuto scelta.

Si era trovato con le spalle al muro, in un vicolo cieco, dentro una strada senza uscita, davanti a un limite invalicabile, in divieto di sosta con rimozione forzata e il divieto di segnalazioni acustiche.

Okkey, la patente l’aveva comprata.

I suoi amici, i vecchi, cari, di sempre amici, si erano tutti fatti delle fuoriserie e si erano avviati ognuno, per la propria strada.

Bhe magari non erano proprio delle fuoriserie.

Uno aveva una stationwagon. Bella linea sì, ma con il di dietro decisamente allungato.

L’altro aveva preso un utilitaria, una city car.  Simpatica, allegra, piccolina, prestazioni ridotte ma almeno scarsi costi di gestione.

Il fico del gruppo si era fatto la spider. Peccato fosse del sessantotto e la carrozzeria ne risentisse un po’.

Quello che voleva metter su famiglia, aveva preso una monovolume. Spaziosa si, ma quanto ampia. Faceva famiglia da sola.

E lui, il giovane, grasso, grigio Fab Fat si era improvvisamente trovato solo, nel giro di pochi mesi. I sabati da riempire. Anche i venerdì e le domeniche. In tre giorni aveva fatto il conto che gli avanzassero tutto d’un colpo, una ventina d’ore. Le usò tutte per pensare, riflettere e rimurginare, su come occuparle.

Non aveva molte scelte.

La vide lì, nell’angolo più estremo.

In disparte.

Due dita di polvere. (Non era il trucco, era una acqua e sapone della porta accanto).

Sarà timida pensò.

Non aveva il solito cartello. VENDESI.

C’era scritto.

PRENDESI CHE SI REGALASI.

16 Risposte a “OCCASIONE!!”

  1. giorno bello! vita da curva sud ieri sera…mi riscopro tifosa e curvaiola ogni tanto. E mi davvero bene.

    (e il capo nei distinti bruciava come un falò..hi hi).

    Ahhhh….Pavel.

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