SECONDO LA FARNESINA. PRIMO MOSER.




La calamita naturale attacca meglio al culo degli sfigati. Questo si rileva anche senza Istat. Questione numerica di probabilità. Non è fatalità, non è destino. E’ un post it brevettato dalla notte dei tempi, appiccicoso come pochi, ingiallito dal tempo e macchiato di asteroidi e moscerini della terza corsia. C’è scritto, ricordarsi il pane e la caducità. Inoltre. E’ la casualità del ciclo dell’universo, lunghe sieste fra Sicilia e Centro America, e fragorosi esercizi di stile, per bruschi risvegli.  Anche. E’ una lezione semplice, ma di difficile digestione. Siamo affetti da carenza di lattasi e da egocentrismo più di quel che si creda. Niente di nuovo sotto il sole. Si sono spostate le nuvole e io vi ho volutamente dimenticato le mie spalle, un tre quarti di fianco destro, esposto volutamente il torace e gli arti inferiori, quanto scopribile tra i pantaloni arrotolati e le All Star farlocche comprate su un catalogo per corrispondenza. Sto diventando pigro ed indolente, commesse per quanto carine, non valgono un centro commerciale. E poi diventa sempre più difficile dire  – do un’occhiata – quando ti puntano addosso le labbra spalmate di gloss. E’ equiparabile ad una rapina o forse, alla circonvenzione di un incapace. Non c’è niente di nuovo sotto il sole. Nemmeno la mia pelata con venti gradi di separazione, che resiste all’UV ma che ancora crede che Cristiano Ronaldo abbia la forfora. Chissà se un giorno gli americani, metteranno all’Iran, anche l’embargo sulle illusioni. Vado a Las Vegas a farmi un foro di troppo pieno con una piattaforma petrolifera colata a picco, e poi vi sporco il mare. Quest’anno a ferragosto, pieno gratuito in spiaggia, di carburante e pensieri tristi. Il vostro pompista si è improvvisamente iscritto a Greenpeace, ma solo su facebook.  Nessun italiano a bordo, secondo la Farnesina, sull’aereo precipitato in pieno deserto. La comitiva si stava recando ai mondiali di civiltà, per le finalissime. La scatola nera ornata di preziosi effigi dorate ci dice di più: riscopriamo i valori della fede dinnanzi a questa deriva razionalista. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo e riprendiamo pure ad attaccare i chewingum, sotto i sedili, dopo esserceli litigati e averli letti. Paolo ama Chiara. Ramona troia. L’esistenzialismo risponde solo in parte a una coscienza panica. W Inter. Triplete. Queste e molte altre cose. Tempi duri per un milanista. Ormai guardo solo pallacanestro americana. Magnifici atleti neri si fanno i buffetti di incoraggiamento sul sedere prima dei tiri liberi. Spero per questo ancora, in una soluzione sentimentale alla questione primordiale, tra il primo e secondo tempo del maremoto. Per risparmiare tempo, sono già entrato con i popcorn salati e un salvagente col tricolore. Non vorrei mai sballarvi la media.

3 Risposte a “SECONDO LA FARNESINA. PRIMO MOSER.”

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.