SENSIBILITY

Okkey. Ultimamente mi son sembrato un po’ sopra le righe.

Con queste storie noir, le battutine brillanti e i racconti alcolici del weekend.

Ma non è che sono sempre così. Se mi impegno posso essere anche peggio. Ma anche meglio. Non so, per esempio, estremamente romantico. Potrei scrivere delle poesie. Alle donne piacciono i tipi romantici. Dicono. Però altri affermano, che le donne, alla fine preferiscano i tipi  rudi e bastardi, che le facciano abbondantemente soffrire e patire di cuore. Insomma. Mettetevi d’accordo. Comunque a me non importa. Perché tanto posso essere sia l’uno che l’altro lato, senza difficoltà. Alla faccia dell’equilibrio. Alla faccia del carattere delineato. Poi, che, sia con il lato selvaggio che con quello romantico, il sottoscritto non batta chiodo, bhè su quello non ci piove. Ma la discussione non verge su questo. Ora vi delizierò con delle mielose strofe in endovena. Tanto per dimostrarvi che.

 

 

"Sferzato come da un vento che di terreno non ha nulla,

se non i profili sui quali scorre.

Forse aliti angelici, dal paradiso privato,

nel quale l’incontrarti, mi ha innalzato.

Sono morto della vita terrena e delle donne comuni,

da quando i tuoi spazi, mi hanno invaso.

Presenze asfisianti che tolgono il respiro e impazzano i battiti.

In ritmi accelerati.

Toglimi gli occhi di dosso, che mi annichilisce tanta perfezione.

Non posso sostenere lo sguardo, mi brucia alla vista.

Più del sole.

Sfiorami le dita con le dita, solo per mantenere contatto.

E indicarmi la strada.

Teniamo le distanze, perchè gravità mi attira,

verso un pericoloso contatto.

Ti parlo ad occhi chiusi per trovare il coraggio, 

immagino figure umane,

che tanto non tendano le corde sui devono scorrere,

le parole che ti ho da dire.

Ascoltami ora e dimmi se,

forma hanno le lettere,

che come schegge conficcate, mi estraggo a fatica dalla carne. 

Pulsante dalle ferite, ma ossigenato dell’amore,

Questo è quanto m’esce di gola.

Lascia che ti dica, lascia che ti canti,

bellezza che non è terrena.

Perché sono un fiume in piena, alimentato dai ghiacci,

che tu hai sciolti della tua calda presenza.

Vorrei dirti che, e poi ancora che. E soprattutto che.

Ma poi.

Che contano le parole,

che valore ha una carezza,

che sapore ha un bacio,

chi è l’amore

dinnanzi a un si gran paio di tette?"

 

 

 

 

 

25 Risposte a “SENSIBILITY”

  1. replico con cordialità che evidentementeciò che stipulato da contratto non viene rispettato…essendo che alle 9,15 non si trova un cane negli uffici. distinti saluti…

  2. allora ricordatelo e poi quando dovessi capirarti di essere di cattivo umore te lo rileggi…eh?

    [e intanto non te lo dico che la tua poesia mi ha fatto tornare in mente che io adoro lo mie tette e me le tocco sempre…uhauhauha]

  3. uu…ne sò qualcosa…togliere l asfalto dalla pelle è un’esperienza che ho provato…

    ciao abrasione:)

    p.s. a proposito di tette…no vabbè non si dicono certe cose…:P

  4. scrittura hard? quella è per bambini.. qualcosa ho scritto, ma credo che la pubblicherò come anonima in qualche sito il tipo se no mi strozza come minimo!! eheh

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