SPACCIAVANO IL SENSO DELLA REALTA’, MI PROPONEVANO IL PARADISO. (HO OPTATO PER LE PATATINE ALLA PAPRIKA)

Ieri il cardinal Ruini ha dichiarato ad un emittente pubblica che gli ha gentilmente concesso un lauto spazio “i giovani hanno perso il senso della realtà”. Il riferimento era a quanti hanno protestato contro la presenza del Pappone all’inaugurazione dell’anno accademico alla Sapienza. Baciamo le mani. Ai manifestanti. Iniziamo da qui. A livello politico, da più parti, anzi da tutte le parti, si sono levati commenti sdegnati per il costretto dietro-front, e manifestazioni di solidarietà in favore del Gran Capo. “ Qui si lede la libertà di parola e il diritto al libero confronto”. Non mi sorprende che nessuno abbia preso le difese degli accademici. La Chiesa è un serbatoio di voti e soprattutto la suprema maestra dell’arte di mantenere il potere. Meglio tenersela amica e mandarle un sms di tanto in tanto.  “Ciao bellezza come va, ti penso spesso. Più di quanto mi faccia sentire.” Un trucco buono che uso anche io con le mie amiche, per tenerle in caldo. Questo bel paese si scrive sulle carte costituzionali come stato laico eppure  la quasi totalità degli organi decisionali-direzionali si pone dubbi di ordine religioso prima di qualsiasi decisione; mi domando come si faccia a governare un paese con una croce sulla schiena, denaro contante nella sinistra e la mano destra sempre impegnata a stringerne altre sudaticce. Quanto al libero confronto – libertà di parola – con la Chiesa, permettetemi una battuta: da che pulpito? Sfido chiunque a provare ad avere anche solo un semplice scambio di battute con lor signori. Molto meglio il tribunale: almeno li per pezzente che tu sia ti danno un avvocato. La religione cattolica è monoteistica e monotematica: ascolta, acquisisci, metti in pratica, non fiatare, non porti ulteriori domande. Fai un offerta economica. Durante le mie ultime frequentazioni delle funzioni religiose, quando ormai svezzato dall’influenza e dagli obblighi famigliari mi ero reso conto in che razza di pasticcio mi fossi cacciato, iniziavo a non essere molto più d’accordo con quanto il rappresentante di Dio mi propinava. Tra l’altro era la stessa solfa da quindici, venti anni. Da quando avessi memoria. Stesso giorno, stessa lettura, stessa spiegazione. Ma dico; ma fatelo nascere a ferragosto nel golfo di Napoli sto cazzo di Salvatore una volta ogni tanto. Per cambiare. Desideroso di far notare le mie perplessità al prelato, inginocchiato su un asse di legno in barba ai miei menischi difettosi, mi interrogavo. Perché io una panca di legno e lui su un avvolgente poltrona di velluto con cuscini ricamati? Come fare? Come confrontarmi? Come prendere la parola? In quelle dannate funzioni bisogna solo ascoltare, rispondere a comando e possibilmente russare leggero. A scuola almeno era concesso alzare la mano per prendere la parola. Scusi reverendo, posso andare in bagno?
Così l’unica alternativa possibile e ammessa è abbandonare del tutto.
E quindi bravo al Papa che ha imparato.
Tornando al senso della realtà, bè vi dirò che li per li la dichiarazione di Ruini mi ha fatto ridere a crepapelle. Se ci pensate uno che crede  – alla creazione in sette giorni, alla storia della costola, ai re magi, alla Madonna rimasta incinta per dello sperma estraneo in piscina, alla trasformazione dell’acqua in vino, alle piè donne sul marciapiede fuori dal sepolcro, al regno dei cieli, alla povertà e al digiuno  – e poi ti viene a dire “avete perso il senso della realtà”, be cazzo è uno sfacciato umorista, è uno con un coraggio così. Ma a chi vuoi darla a bere?
Purtroppo a milioni, un qualche miliardo. Purtroppo.
Io, lo ammetto. A volte mi metto li, soprattutto quando sto sulla tazza, e penso, sconfortato: ma come può una persona matura, con un filo di lucidità, anche poco istruita come il sottoscritto, arrivare a trenta, quaranta anni e credere ancora che tutto dipenda da un Dio, credere alle favole, quando c’è una teoria evoluzionistica chiara limpida, scientifica e provabile? Come può? Dio Cristo è peggio di Babbo Natale! Almeno a dicembre qualche coglione vestito di bianco e rosso lo trovi se proprio ti vuoi fare ancora delle illusioni. Non capisco,capisco. Il bisogno di darsi delle motivazioni, delle risposte, delle speranze per il dopo. La morte porta disperazione, quando si è disperati ci si aggrappa a tutto. Sarà per questo che i preti portano lunghe tonache? Io li rispetto i credenti,  ma niente stima, seppur uno sia libero di sprecare la vita come meglio predilige. Ma il problema è sociale, finché ci saranno tutte queste interferenze e questo extra controllo, la libertà rimarrà un utopia. E questo è desolante. Lo stato continuerà ad approvare, avere la Chiesa dalla tua parte è come andare a spasso con un amico belloccio e prestante che ti difende e ti presenta un sacco di fiche. State nei vostri locali da sballo della domenica mattina! Sono affranto. Ci sarebbe da parlare a lungo, la religione è un argomento approfondibile, per la speranza di esporlo all’evidenza dei fatti, per creare qualche crepa, aprire qualche mente. Un mondo senza religioni sarebbe quasi bello quanto un mondo con tutte donne maggiorate. Sono un tipo realista io. Mica come quelli che ci vogliono insegnare la famiglia. Sono in collegio da quando avevano dieci anni, non hanno frequentato che loro simili, si sono ammazzati di pippe e non hanno mai baciato e abbracciato una donna. Al massimo qualche bambino. Che ne sanno questi del sentimento, dell’unione, della coppia? Ma questa è un’altra triste storia.
Andate affanculo!

15 Risposte a “SPACCIAVANO IL SENSO DELLA REALTA’, MI PROPONEVANO IL PARADISO. (HO OPTATO PER LE PATATINE ALLA PAPRIKA)”

  1. consiglio un interessantissimo (davvero!) mattonazzo sul tema dell’invenzione culturale dei comportamenti immorali e illegali da parte della chiesa, nel medioevo (tutti quelli che vigono ancora oggi, per capirci): “Visibilmente crudeli” di Giacomo Todeschini ed. Il Mulino

    besos

    (se il mondo diventa preda delle maggiorate, sarò costretta a impolpettarmi le tette di gel…)

    😉

  2. Il papa non respirerà mai l’odore dell’immondizia sotto casa, la puzza delle pisciate per strada degli homeless, o non vedrà mai la mano di un bambino costretta a tendersi per spiccioli. E non prendere mazzate dai grandi.

    Mui è piaciuta quella foto, da utilizzare. La città puzza, la cipria è profumata. E chi mi conosce nella vita sa bene quanto io odi la cosmetica femminile, ed adori invece il viso acqua e sapone, e un cuore che pulsa. Anche davanti alle storture dle mondo.

  3. Il potere primordiale della Chiesa, dal concilio di Nicea, è stato quello di convincere la gente che un uomo, come il Papa, fosse “incarnazione” di Dio qui sulla terra.

    E credo che Dio stesso, che lascia sempre fare chè gli uomini sono liberi, non si dimentichi mai, se ne sia schifato più volte nella storia.

    (Io non avrei chiesto al Papa di non parlare. Non ho gradito l’atteggiamento degli studenti e qualche professore, devo essere onesta. Mi è parsa una forma di regressione culturale fortissima da parte dei giovani studenti. Francamente, da buona ex cattolica oggi evangelica per scelte puramente personali, semplicemnete non lo avrei ascoltato. Forse avrei disertato l’inaugurazione dell’anno accademico. O magari lo avrei anche ascoltato. Ma chi se ne importa).

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