SPROVVEDUTA NATURALE PROBABILMENTE INUTILE GENTILEZZA.

Uno che riesca a mantenere un filo di lucidità, una buona dose di pessimismo lo finisce per accettare, così come sopporta in camera un fratello che russa. Sono i doveri coniugali dell’esistenza. Amore morale e disillusione. In dosi percentuali, proporzionali alla presa di coscienza. I cani non sono più fedeli, nemmeno gli impianti hi-fi. High fidelity. Adios. Questo è il punto di non ritorno, il fondo è piano, si cammina in sicurezza, ci si dedica alla sperimentazione con la sabbia fine fra le dita dei piedi. Lascio campare le illusioni. Si fanno fruttare i meli, per dare il dolce ai maiali. Pomo caramellato con crema di vaniglia. Lascio maturare le illusioni. Pfui. Non certo per darmi delle speranze – una volta sul fondale, l’autosufficienza è raggiunta –  ma per dare una possibilità alla gente. Questa è generosità, ma non mi costa più nulla. Probabilmente vale anche nulla. Si fa per dar fastidio alle cattive abitudini. Sono piccoli vezzi di noi ottusi buontemponi, che miriamo al cambiamento. La gente naturalmente se ne fotte, continua a rotolarsi nel fango e grugnire. E’ una brutta scena, ma girata con costumi firmati, ve lo posso garantire. Anche io vesto bene, perchè non voglio essere individuato.  C’è un tale con una mano alzata in una affollata centrale via dello shopping e della gente, incurante, frettolosa, automa, che lo travolge. Lui ogni volta si ritira in piedi. E’ una scena, girata dopo le diciassette, col sole basso all’orizzonte che illumina ormai unicamente i piani alti. L’aria si fa subito fredda. Una tizia si tira su il bavero e chiude la zip sopra la scollatura. Il cameraman sbuffa. Uff. Gli spettatori dopo il terzo o quarto passaggio, tendono a stufarsi. Sono convinti si tratti di un replay passato in continuos p. Giudicatori precoci dell’era scontata. Se guardassero con attenzione. I personaggi cambiano ad ogni sequenza. Mi piace dare una quinta, sesta, settima possibilità alla gente. A quei livelli di crocifissione le illusioni pesano pochissimo, come fare pesi sulla luna. Op, op, op. Non ti spunta neanche un muscolo. Mica fibra bianca o fibra rossa. No, no. Solo fibre vegetali, per dare regolarità all’intestino, nella digestione delle delusioni lipide. Ultimamente mi pare vada così. Se hai un sacco di alternative, puoi tagliare i ponti ad ogni attraversamento e imboccare quello immediatamente successivo. Nelle regioni aride, i ponti scarseggiano. Sui crepacci, si arrampicano mulattiere e tornanti. Nelle regioni aride, ti tocca sempre sperare nella magnanimità. Poi ti stanchi di aspettarla e prendi un passaggio da un tizio con una grossa fuoriserie metallizzata. E’ una bella scena. Il tizio, vestito esageratamente, il sole è a picco. I vestiti appiccicati addosso. Si muove come dentro una calzamaglia di pelle nera. Per la verità sta fermo impalato con una mano alzata in mezzo al nastro d’asfalto. Nero e rovente come una biscia di ebano. Lui sembra un ottuso vigile, mandato a fare gavetta in periferia. L’inquadratura si sposta verso l’orizzonte. All’ingresso della tana del serpente. Un puntino in movimento riverbera sotto la luminosità, accentuata dalle lampade artificiali. Poi di nuovo sulla faccia del tizio. Gli compare un sorriso mentre una goccia di sudore gli cola in bocca.

6 Risposte a “SPROVVEDUTA NATURALE PROBABILMENTE INUTILE GENTILEZZA.”

  1. buongiorno Mart,

    oggi siamo in sala test che se non li supero mi bocciano 😉

    sono completamente d’accordo con il post – 4

    GENTILEZZA: ingannevole rappresentazione della mente che immagina o interpreta la realtà secondo i propri desideri e le proprie speranze.

    LUPO: animale sociale, che vive generalmente in branco ingiustamente indicato a rappresentare l’animo cattivo nel detto ‘homo hominis lupus’. Detto sbagliato, perché l’uomo è molto più feroce del lupo

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