TRAVEL, MOVIN, HEAD. AND SINGLE ROOM.

Il vostro agente di viaggi, vende destinazioni, non obiettivi. Si può essere fisicamente in movimento, eppure così stabili. Chissà se sollevano polvere. Se pagano biglietti ridotti. Mezzo uomo, bambino fino ai sei anni, altezza sotto il metro. Occhi impazienti guardano verso l’alto datari che cambiano. Sei-sette. Ma le pupille non roteano dentro le orbite parimente. La gente va a verificare che l’anno cambi, così non sarà costretta a cambiare. Qualcuno l’ha già fatto per loro. Con il nuovo numero in circolazione, fino a maggio possiamo continuare a guardare dentro la tv. Poi speriamo che d’estate ci sia il sole. Fiu! Il peggio è passato. Il mio compagno di camera è assente e silenzioso. Legge Marcuse mentre giro nudo per la camera in cerca della mia seconda dimensione. Tratti di pagina evidenziati in verde fosforescente. Dalla finestra vedo un’altra finestra. Dietro la finestra la testa di un vecchio tedesco mi guarda. Poi si butta in piscina. Continuo a non saper nuotare. Tiro il cielo stellato cerato appeso ad un bastone. Il porno è un buon compagno, ma è così fastidiosamente entusiasta. Gli concedo venti minuti, poi mi guardo in tutti questi specchi. La solitudine è così preziosa. Le coppie non fanno più l’amore al di la delle pareti. Si trascinano per la città cercando un buon motivo per litigare. Ma la città è ovunque lo stesso contenitore incartato con un fiocco di colore diverso. La sorpresa non sorprende più. Mi piace la metro. Lamine arancio sui tunnel che arrivano dalle viscere. Il magma bolle in pentola aspettando di cucinarsi quest’umanità cruda. Respiro l’odore di ferodi consumati. Abrasioni stridule sui binari. Ma niente sangue. Sotto terra è tutto più silenzioso, se volete trovare la pace momentanea. Il movimento è più forte della staticità. La respinge all’indietro, attraverso la galleria. E’ calda per lo sforzo profuso nel perseverare. Vi alita in faccia. Ma è un movimento meccanico che vince. I due occhi luminosi che arrivano dal buio, sbucano, ed hanno una maschera di metallo. Non mi piace la metro. Ha un percorso stabilito, mi ricorda troppo la vita. Ma se torni in superficie. C’è anche il rumore a distrarti.

13 Risposte a “TRAVEL, MOVIN, HEAD. AND SINGLE ROOM.”

  1. :-))

    ieri ho lavorato troppo e oggi recupero, litigando con l’ HTML e con Splinder, per cui mi serve un aereo da battaglia… ma non era questo che intendeva Majakovskij

    ‘giorno Mart, hai visto che sole eh!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.