CANNIBALINGUOUS.

Di quei tempi, attendendo la mia prima ragazza, mi allenavo al cunnilingus leccando il retro dei coperchi degli yogurt magri. Nell’epoca del lavoro precario, dopo anni di lavoro a tempo e prospettive indeterminati, l’esperto linguista mi dava la sensazione di una professione promettente – buone chanches di crescita e adeguata retribuzione – .  Attendevo la mia ragazza come in un perenne pomeriggio estivo, fatto di stanze in penombra, tempi morti, languore, arrendevolezza e la stessa velocità di un replay istantaneo. Attendevo per attendere, lo svolgimentodi un compito, se proprio doveva venire, sera, come va, bene, pro forma.
Sento netta dentro di me una certa superiorità  – indifferenza – rispetto a quel che si reputa l’assoluto bisogno umano. Il rapporto sentimentale: dal quale sembra le persone non possano prescindere. Personalmente dovrei poter anche farne senza, mi pare. D’altronde come ho sin qui fatto.
Erano tempi magri, perlopiù la gente aveva dovuto tirare la cinghia. Ma non potendo ormai più fare a meno dei beni materiali –  infilati costantemente di soppiatto nella tasca destra dei nostri soprabiti dalla società e divenuti, al pari delle chiavi di casa da tastare col pugno, fonti di ansia, ricerca, tastoni, tentoni, certezze e sicurezza –   la gente si era messa a risparmiare sui rapporti umani. Ritenendosi soddisfatto dal bene superfluo il vecchio essere civile si ritira dalla collettività optando per un eremitismo di stampo televisivo. I rapporti interpersonali sono ormai ridotti alla stregua della complicità sussistente con il vostro presentatore tv preferito. Non vi è più alcuna forma di cannibalismo, di sopravvivenza uomo da uomo, uomo per l’uomo. Gli unici contatti fra le carni superstiti, sono di tipo sessuale. Siamo, rappresentiamo, del porno amatoriale ben riuscito, ancora non soppiantabile dal digitale. Questo è il legame residuo fra gli individui, uno scambio di secrezioni e ululati difficilmente imitabile. L’ultima traccia di dna animale che ancora ci circola nei condotti, ormai snelli di olio meccanico lubrificante. La caduta di qualsiasi ideale è l’evento programmato per la generazione corrente. E’ lo show della prima serata, il palinsesto avente come obiettivo il nostro comodo annientamento sul divano. Di quei tempi attendevo la mia ragazza. Mi sembrava un modo come un altro per sprecare il tempo.

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