Gesù! La mia mente è ostaggio di sessualità inespressa. Nuvole post temporalesche sbuffano dal fondo della vallata come da un treno a vapore. Tu-tuu! Pistoni che macinano chilometri e manco una fermata. Agli orizzonti due funghi atomici trafitti da lame di luce. Dietro? Il mare, l’oceano, la fine. I nostri parlamentari organizzano festini con fiche e coca. Nostalgia della moglie, vecchia e lontana, mi mancano i miei figli. Ho un erezione continua da potere e falsità da abbattere. Vigliacchi. Abbiamo gli stessi gusti, ma diverse libertà. La mia mente è ostaggio di un Gesù giovanile. Datemi un esorcista. Datemi immoralità. Un verdone e una mignotta. Cristo. Non sono piromani, è l’inferno.
La vita qui è essenzialmente noia. Il tedio esistenziale. Quando si diviene troppo lucidi e solitari, una vacanza è ciò che non ci vuole. Troppo tempo a disposizione, il rischio di sfiancarsi di senso evidente. Distrarsi è un attività per cui ci vuole predisposizione. L’amore è la distrazione principe, ma è necessario un castello, non una landa desolata. Le ragazze interessanti sono indisponibili. Hanno la lingua corta e giustamente impegnata a lenire guance sanguinanti. Le puttanelle hanno bocche voraci e labbra vischiose, ma perennemente occupate. Il lavoro è un attività necessaria per la sopravvivenza psichica più che fisica. Il lavoro è distacco temporaneo dalla realtà necessario per la sua perpetrazione dolorosa. Gesù, la mia mente è ostaggio di realismo purissimo. Sono bisognoso. Di essere tagliato. Lenito. In vacanza mi cospargerò di talco, per provare.
Alla prossima.
grande Mart 😀
e grande rientro …finito di costruire il castello? ..tutta l’estate a cantare ‘bruci la città’ fortuna che la Pista ha il rifornimento di Valhalla 😀
da ‘ste bande al rientro del figlio, si fa fuori un bel porco (anche se non è ancora gennaio) in alternativa anguille o capitoni insomma roba grassa :-))
ciao Mart, la mia settimana di vacanza è finita e questo ufficio torna a esser ela distrazione di cui parli tu, la distrazione di sempre…ma infilare la testa sotto al sabbia serve a poco.
mart tu lo sapevi che a Trieste ci sono centinaia di edifici vuoti…in centro città, vecchi edifici bellissimi con soffitti alti e esposizioni favorevoli… tutto abbandonato tutto lasciato morire… e intento la gente dorme sotto i ponti o in orribili casermoni di cemento in periferia.
c’è qualcosa che non va.
come va tesoro? beso
Amico Mart, non scherziamo! Qui la carenza di tette si sta facendo eccessiva, ti dico solo questo! 😉
Amica mammatopa, sarà pure out, ma se porti scarpe da ginnastica senza calze è una necessità morale :-d
Passione+bicipiti impolverati… attento a te!
Ubi… il talco nelle scarpe è proprio out!!! 😀
Pienamente d’accordo, amico Mart…pienamente d’accordo…
Spero che no userai questi quindici giorni per piastrellare, però 😀
P.S.
Alooora! Basta parlare di tette che qui c’è chi è sensibile sull’argomento!
P.P.S.
Azz e io che il talco me lo metto nelle scarpe da ginnastica…l’ho sempre detto che non capisco unt ubo di donne! 😀
erano in ballo delle Tette, sì 😉 da utilizzare nella seduzione al posto dei complimenti bislacchi. daccordo?
il giallo era vino bianco e acqua frizzante, lo spritz alla triestina e, no, non sono più in ferie da ieri. almeno chiacchiero con i meritevoli amici blogger, però 😉
tu quando parti? mi mancherai! (messo il talco in valigia?)
10 minuti buoni a cercare di scrivere un commento intelligente, ma non c’è effettivamente nulla da aggiungere a quanto hai scritto.
ehi…
il talco si impasta, anche se ti dà un indiscutibile aroma neonatale.
(attento, alle donne piace…)