La religione, sorta dal naturale bisogno umano di giustificare la vita, ne è divenuta, per l’annichilimento morale e mentale che perpetua e in maggior specie per i conflitti a sua procacciazione eo difesa che alimenta, la prima fonte di negazione.
In sintesi, il fine (la giustificazione dell’esistenza) giustifica la sua negazione (la morte).
1 = 0, quindi?
vista la linearità dei suoi ragionamenti vorrei mi spiegasse la seguente questione che m’attanaglia:
le Charlie Angels come fanno/facevano a correre così con i tacchi a spillo?
TeS
grigio topo anche qui…
pista
‘giorno Mart!
che diarrea l’esistenza,anche oggi…
pista
“Che diarrea l’esistenza”
cit. da Zazie nel metrò di Queneau.
Queneau è il mio nuovo eroe. Dopo Ratman ovviamente.
pista
Esci da questo corpo!
la suoneria faceva: ianghmen lalalalalalaà,ianghmen lalalalalà…
ti sarebbe piaciuta assai!
pista
ma veramente, oh! ab
‘giorno Mart
questo martpensiero fila se ci si riferisce ad un quadro culturale attuale e soprattutto occidentale, alle grandi religioni monoteiste come islam e cattolicesimo, che hanno come obiettivi fondamentali la rivelazione e la conversione degli infedeli e 1=0 è la negazione della razionalità e l’adesione a schemi di riferimento predefiniti e oggi palesemente inattuali.
Ma da un punto strettamente filosofico la religione non credo nasca come bisogno di giustificazione della vita, quanto piuttosto come necessità del controllo della libertà individuale, per cui la regola imposta è:
se tu sei 1 non puoi essere 0 perchè è vietato dalle regole divine, quelle mie s’intende.
aiuto,che parole difficili,mart!
pista
e mica ci avevo pensato. interessante.