COME RASSODARE IL VOSTRO SENO CON UN SEMPLICE ESERCIZIO GIORNALIERO.

Fatevi toccare e strizzare le tette un sacco.
Nel peregrinare ciondolante dell’esistenza verso la sua meta, vi sono alcune strategie che l’essere umano può porre in atto per alleviare noia e sofferenza, elementi pressoché univoci e permanenti dell’insana attività che gli è capitata in sorte. Semplificando, tra i tanti ne sono individuabili tre – essenziali – che l’uomo è, sembra, o dovrebbe essere naturalmente portato a perpetrare. Sono le reali professioni dell’essere, ben diverse dal “labirinto del lavoro” che sciaguratamente l’essere stesso si è edificato nel tempo ai fini della sopravvivenza. Un inutile castello di carte solidissimo sorto sul terreno fertile della palese disuguaglianza presente nella specie. Il lavoro come risultato del predominio di una persona sull’altra. Il primo degli impieghi reali dell’uomo, è quello volto alla supremazia – supremazia sopra qualcuno o sopra tutti – , all’emersione, al potere e a tutti i derivati che esso comporta. La volontà di potenza. Essere superiore a, è il rimedio principe alla vita stessa. Un idea malsana ma comprensibile, la ripicca nei confronti del segnato destino, nostra signora la morte. Non potendo esserle superiori, non potendo evitarla, tocca prendersela con i deboli, con i parigrado esseri animali. L’essere predominante, è una forma di distrazione diversamente raggiungibile a causa delle influenze esterne. Le influenze esterne –  caratteri genetici acquisiti, possibilità fisiche, territoriali, sociali –  influenzano gran parte della volontà autonoma dell’uomo. L’aspirazione al potere vige per tutti, ma è il limite della sua ascesa o del desiderio della sua ascesa ad essere soggettivo, vedi per le possibilità, vedi per la scelta, autonoma o corrosa, di ciascuno. Per questo, pur essendo innegabilmente la principale tra le risposte trovate dall’uomo al pasticcio della vita, non è la più utilizzata. Per l’ineguaglianza della sua applicazione. L’unione in gruppi sociali, in comunità, in gerarchie, e il piacere (sostanzialmente fisico), la sua ricerca, la sua riproduzione,  sono di qui diventate le alternative più praticabili, più praticate. Nella condivisione intellettuale e nel contatto fisico multiplo, l’uomo occulta momentaneamente ciò che la solitudine diversamente tende a palesare. La mancanza dello scopo e l’impossibilità di raggiungere un fine. Nella collettività, nelle emozioni, viene praticata una temporanea anestesia alla coscienza. Il dialogo e gli orgasmi come toccasana, come obiettivi massimi dei quali doversi accontentare. Non era male come soluzione di ripiego. Ma il conflitto interno con la volontà di potenza ha prodotto un effetto collaterale virulento, altamente infettante. La necessità di controllo. Il controllo necessitava di leggi. Le leggi hanno introdotto la morale, la morale le idee romantiche, l’idealismo dell’Amore. L’amore isola, esclude, limita, riduce, plagia, disgrega, obbliga, vincola. Il gioco di coppia fa il gioco sporco della vita. Ne accompagna il lugubre cammino. E’ un suicidio malriuscito e lento di due complici idealisti ed arrendevoli.
Dimenticavo. Fatevi torturare un po’ i capezzoli.

17 Risposte a “COME RASSODARE IL VOSTRO SENO CON UN SEMPLICE ESERCIZIO GIORNALIERO.”

  1. Ma infatti, rispetto ad altre città E’ piatta…però poi in bici scopri, ad esempi, che il centro è in salita (giuro, si fa assai più fatica ad andare verso il cnetro che verso la periferia). Oppure, chessò, che in via Turati il vento soffia sempre contrario (questa cosa richiederebbe una maggior disamina, me ne rendo conto :-D)

  2. L’ennesima questione idealismo vs. empirismo, verrebbe da dire…tu mi stai diventando troppo sociologico, amico Mart 😉

    Ma del resto in mancanza di orgasmo onanismo ed in mancanza di Parola Divina, onanismo mentale (sia chiaro, approvo, eh! Non vorrei essere frainteso…è quello che faccio tutto il giorno ;-)).

    P.S.

    Il cambio serve per partire a razzo (e comunque Milano sembra piatta finchè non te la fai in bici ;-p)

  3. Ma io concordo con Lei, gentile signore.

    Anzi!

    (però mi rimane un minimo dubbio sul fatto che il problema sia mio e un’infinitesimale invidia per chi, invece, ci crede. Oppure no, ed è solo meno facile sostenere questa posizione piuttosto che quell’altra…)

    buon week end :*

  4. Mart (a proposito, mi inchino a cotanta gentlemaneria…)!

    come detto in precedenza, dai il meglio di te nel rush finale… una dote da perseguire e coltivare, meta e fisicamente 😉

    L’Amore è idealista, dici… e non realista, invece? (Indu, salvaci tu!) La realtà esiste indipendendentemente dal soggetto, quindi: mi innamoro perchè era destino e cagate varie come ‘metà della mela’ e anima gemella! L’Amore è snob…

  5. …una lente sociologica che scotta tutto quello che mette a fuoco

    Il dialogo e gli orgasmi come toccasana, come obiettivi massimi dei quali doversi accontentare

    in altri tempi lo avrebbero chiamato esistenzialismo vs idealismo

    e in questo spessore culturale …Moccia best seller subito! (mi sa di già)

  6. “Il gioco di coppia fa il gioco sporco della vita. Ne accompagna il lugubre cammino. E’ un suicidio malriuscito e lento di due complici idealisti ed arrendevoli.”

    Mart tu leggi libri troppo pesi. Moccia ti aspetta nelle migliori (?) librerie.

    Come cazzo è che i capi son sempre in vacanza?

    ‘fanculo.

    Pista

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