I HAD A DATE WITH A PRETTY BALLERINA.




Vassjlli: Oh Demetriev, che ci abbiamo fatto di male alle donne?

Io e te? Troppo poco, nulla. Se la saranno presa per quello. Non pervenuti, totalmente privi di scopo, inutilizzati alla causa. Ricchioni, penseranno che siamo ricchioni, ecco.

Ohhh, cazzo dici! Vassjlli è un rigoroso tradizionalista.

Cos’è, non ti piaccio più? gli chiedo, sbattendo le ciglia e ammiccando a suo favore.

Non scherziamo, risponde, ritraendosi con la sedia sotto al culo e facendosi scudo con le mani.

Tse, insensibile, gli faccio, fingendomi offeso.

Si rimette al tavolo solo dopo essersi assicurato che non ho quella brutta malattia. Malattia, dice proprio così. Poi precisa. Mi riferivo, generalizzando, all’universo maschile e alle sue presunte malefatte.

Generalizzavi quindi! Bè, allora si. In generale, non è che ci siamo distinti nel tempo ed ancora nell’attuale per grande magnanimità. La fedina sociale è lungi dall’essere immacolata. Non abbiamo ancora imparato a sparecchiare da tavola i maleodoranti avanzi del passato, abbiamo le mani unte, lasciamo impronte ed indizi ovunque. Il ricordo dell’umidità delle caverne provoca dolori reumatici che sfoghiamo con preistorico autoritarismo: e poi ci applichiamo così poco nel cunnilinguous. C’è da capirle le donne, se sono poco socievoli. La vita in equilibrio sulla fune non deve essere confortevole, non sai mai da che parte tira il vento.

A me fa venire il torcicollo, che cacchio, mi fa Vassjlli.

Puoi sempre accarezzare i capelli, gli dico. Stai sempre a lamentarti, eppure continui a gironzolare in quel quartiere. Gli tiro una scoppola sulla testa.

Quest’ultima tizia, inizia, è così fredda che deve essere nata sui porti del nord. Non uno slancio d’affetto, mai un pensiero in anticipo. Tocca fare tutto a me. Lo faccio assolutamente volentieri, intendiamoci. Una, due, dieci. Tutte le volte. Poi mi prende la sfiducia e penso: tanto valeva che mi prendevo un cane, almeno avrebbe abbaiato quando voleva uscire. Io le donne senza entusiasmo proprio non le sopporto: si scaldano solo in prossimità del letto, o quando ci sono dentro a rotolare. Occhi illuminati come di uno che ha fatto il turno di notte e tocca finalmente le lenzuola a metà pomeriggio. Così, brevemente euforiche. Ma mica perché gli piace, per una sorta di rispetto del protocollo. Il problema è che io a quei dieci minuti di gloria in queste condizioni non ce la faccio ad arrivare. Se c’è una cosa che alle donne riesce bene, è demotivarti. Demotivarti o non motivarti. Il tutto semplicemente con l’indifferenza, la superficialità: volontarie od involontarie che siano, poco cambia. Mi domando se sia che non gliene fotte niente. Perché sono troppo consce di quanto sono preziose. O se semplicemente ce la vogliano far pagare, pagare cara. Ma dico: quella minchia di teoria del dare e del ricevere?

Le pari opportunità comprendono anche una certa dose di doverosa rivincita, mi permetto di interromperlo. Le abbiamo tenute in scacco per troppo tempo e adesso la rivalsa arriva sul terreno più minato, quello della conquista. Abbiamo mantenuto il dovere dell’attacco, ma di diverso c’è che ora ti tocca andare nudi, anziché con l’armatura. Questa è una parità che le donne sembrano rifiutare. Mi da l’idea che se la godano a vederci avanzare, così ridicolmente in difficoltà.

Preferirei che prendessero tutti i posti nel direttivo, che si mettessero a comandare, ad avere le responsabilità che meritano, dice Vassjlli. Che si prendano tutto. Ma che al momento giusto, ti facciano capire, ti diano un indizio. Checazzo. Ed invece niente. Sembrano allontanarsi proporzionalmente a quanto credi di esserti avvicinato. Due linee parallele che non si incontrano mai. Maledizione. Sai che faccio io con questa tipa qui?  La porto su nei porti del nord e la lascio lì. Si hai capito bene. La lascio lì e me ne torno a casa. Che s’impari cosa vuol dire il freddo, che capisca come ci si sente. Cristo, le donne. Tutte troie.

2 Risposte a “I HAD A DATE WITH A PRETTY BALLERINA.”

  1. il gheismo è una brutta malattia contagiosa …e sembra che le donne ne siano immuni o tuttalpiù portatrici sane…

    un soleggiato saluto maestro Mart …dopo il freddo e la bufera del we 😉

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.